Gli insegnanti verranno sostituiti dall’intelligenza Artificiale? C’è un esperimento in corso

Arriverà il giorno in cui gli insegnanti verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale? Ecco cosa rivelano i risultati di uno studio a riguardo.

Immaginate una classe in cui gli alunni si confrontino non con un insegnante in carne ed ossa, ma con un robot. Ora fate uno sforzo in più, pensando che questo robot non solo parli con degli studenti, ma trasmetta loro delle nozioni di ambito scolastico.

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L’AI sostituirà gli insegnanti? (giurisprudenzaunisannio.it)

All’apparenza sembrerebbe una scena tratta da un film di fantascienza. E invece, a breve, potrebbe tramutarsi in realtà in moltissimi istituti scolastici. È il college britannico David Game College, sotto questo punto di vista, a fare da apripista. Proprio in questa scuola privata, infatti, è in corso un esperimento che avrà durata di un anno.

Di cosa si tratta? Di un’intera classe, venti alunni della scuola secondaria, che avranno come insegnanti delle intelligenze artificiali. Cerchiamo di approfondire insieme la natura dell’esperimento. E, soprattutto, quali sono gli obiettivi che esso si prefigge di raggiungere.

Insegnanti sostituiti dall’intelligenza artificiale: l’esperimento al David Game College

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Esperimenti sull’intelligenza artificiale (giurisprudenzaunisannio.it)

Una classe in cui, a gestire l’insegnamento, non saranno persone in carne e ossa, ma un mix di piattaforme di intelligenza artificiale che si sostituiranno in tutto e per tutto ai docenti. Gli studenti della scuola secondaria interessata dal progetto, venti in tutto, sono quelli frequentanti il David Game College situato ad Aldgate, Londra.

I computer degli alunni, nella fattispecie, disporranno delle piattaforme e dei visori necessari per fruire di tutte le lezioni. L’AI, inoltre, avrebbe il vantaggio di captare quelle che sono le materie in cui lo studente eccelle e quelle che, al contrario, gli procurano qualche difficoltà. In questo modo, il programma scolastico sarà personalizzato e cucito addosso allo studente, di trimestre in trimestre.

La domanda che viene da porsi, dinanzi ad un esperimento di questo genere, è se la presenza umana sia davvero interamente sostituibile dall’intelligenza artificiale. Un interrogativo a cui John Dalton, co-direttore del College, ha fornito una parziale risposta: “Esistono insegnanti eccellenti, ma siamo tutti fallibili. Penso che sia molto difficile raggiungere il livello di precisione e accuratezza dell’AI, e anche di valutazione continua“.

I presupposti per un rendimento scolastico migliore, stando alle sue parole, sembrerebbero esserci. Che ne è, però, del rovescio della medaglia? Ovvero, di quella componente imprescindibile di qualunque rapporto che voglia definirsi tale, come quello tra docente e allievo, e cioè quella umana?

Classe senza insegnanti: il parere degli studenti e le preoccupazioni

Studenti che si sarebbero detti entusiasti di questo esperimento, mentre da altre campane – insegnanti ed ex insegnanti, soprattutto – i pareri sembrerebbero di gran lunga più critici. Finché l’intelligenza umana si limita a fornire consigli in ambito lavorativo, verrebbe da commentare, lo scenario può anche starci. Ma che succede quando essa finisce per sostituire vere e proprie professioni?

Chris McGovern, docente in pensione, ha commentato in questi termini l’esperimento al College: “Capisco la convenienza economica, ma si tratta di una macchina inerte, quindi il processo di apprendimento si disumanizza subito, eliminando le abilità interpersonali e l’interazione“.

Anche se, va specificato, il capitale umano non verrà annientato del tutto. Ci saranno, infatti, tre “allenatori dell’apprendimento” incaricati di controllare il comportamento dei ragazzi e di fornire supporto in caso di bisogno. Quanto all’economicità del corso, il College ha provveduto a smentire quanto dichiarato da McGovern. Per gestire questo mix di piattaforme, spiegano, hanno dovuto assumere persino più personale.

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