All’evento Tutti a scuola, quest’anno a Cagliari, il presidente Mattarella parla della scuola del futuro e della necessità di sfruttare al meglio le risorse del PNRR.
Presentato da Eleonora Daniele e Pierpaolo Spollon l’evento Tutti a scuola, trasmesso dalla Rai in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2024/25 ha fatto tappa al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele di Cagliari. Come da tradizione, erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Tanti i giovani studenti e studentesse accorsi da diverse parti di Italia e tra gli ospiti anche i campioni olimpici e paralimpici che quest’anno hanno portato sulla vetta dell’olimpo la bandiera italiana. Non è mancato il discorso del Presidente che ha ribadito il ruolo fondamentale della scuola e la necessità di sfruttare al meglio le risorse del PNRR.
L’evento di apertura dell’anno scolastico è uno dei più cari al Presidente che, da quando è incarica, ha trovato un evento che lo ha portato in giro per l’Italia alla scoperta dei diversi istituti che formano la base scolastica del sistema Repubblica (fino al 2014 l’evento si svolgeva in maniera fissa Roma). Come da consuetudine non è mancato il Presidente né tanto meno il suo discorso quest’anno incentrato molto sulle necessarie risorse da mettere in campo per una scuola giusta, equa e all’avanguardia.
La scuola anche e soprattutto come pilastro della Repubblica inizia il Presidente: “Talvolta, questo nostro tempo dominato dall’assillo del presente, del qui ed ora, rischia di far dimenticare che l’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica“. Un sistema educativo, ha poi sottolineato Mattarella, dal quale dipende anche il futuro della nostra società.
Ed per questo motivo che ad esso vanno dedicate adeguate risorse economiche: “La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso“. Tutti motivi che portano il Presidente a parlare anche dei diversi e recenti casi di cronaca, tutti gravi ed intollerabili, ma che sono anche l’espressione del disagio giovanile diventato questione nazionale e che per questo va “affrontato con tutto l’impegno e i mezzi che si hanno a disposizione“.
Parla di coesione, Mattarella, che passa inevitabilmente anche dai territori ed è per questo che si devono ridurre i divari e garantire uguali risorse a tutti gli studenti perché le differenze territoriali si proiettano sui diritti di cittadinanza.
“Purtroppo molte scuole, e aree interne, risultano carenti di mezzi adeguati. Va utilizzata al meglio l’occasione offerta dal grande piano di ripresa europea noto come PNRR e che ci già aiuta ad incrementare la sicurezza degli edifici scolastici“. Un percorso fin qui già virtuoso, ha sottolineato il Presidente, e che deve essere portato avanti, trasformando l’Europa in un investitore importante nei settori strategici che aprono la strada al futuro.
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