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Cucina

I miei amici romani sono impazziti quando ho fatto questa Amatriciana: la vera ricetta originale, quella che si mangia nelle trattorie paesane

La vera ricetta originale dell’Amatriciana è solo questa qui: diffida dal resto e segnatela subito sul ricettario di famiglia!

Non sono pochi i piatti che descrivono appieno l’essenza ultima dell’essere fieramente italiano, ma in particolare ne troviamo alcuni, che da Nord a Sud vengono preparati con devozione e dedizione: carbonara, cacio e pepe, pasta al ragù e ovviamente lei, la squisita amatriciana. Nata, come il nome fa intuire, ad Amatrice, è la descrizione perfetta e ricca della cucina del centro Italia, in grado di conferire in un concentrato singolo di bontà sia Nord che Sud. Ovviamente se chiediamo in lungo e in largo come si prepara, troveremo risposte discordanti.

Diffida dal resto e segui questo questa ricetta! – giurisprudenzaunisannio.it

Un po’ come l’albume si o no per la carbonara, c’è chi userà per l’amatriciana la pancetta, chi la passata di pomodoro, chi ancora la polpa. Ma cari amici di giurisprudenzaunisannio, il rischio di far venire un infarto a un romano lo corriamo, bisogna ammetterlo. Ecco perché oggi vogliamo insegnarvi l’unica vera e sola originale ricetta dell’amatriciana come le nonne romane ancora ad oggi sono solite farle. Pochi ingredienti per un risultato appetitoso e super saporito!

Ricetta originale dell’amatriciana, falla solo così se vuoi bene ai romani

Ai romani ‘gliese deve volè bene‘, anche perché è grazie a loro se ad oggi abbiamo la possibilità di preparare alcuni dei piatti più iconici di tutta Italia, famosi persino all’estero e replicati(seppur con scarsi risultati). L’amatriciana è un’istituzione vera e propria, bisogna trattarla con amore e soprattutto farla come le nonne romane vorrebbero. Non abbiamo bisogno di molti ingredienti, anzi, di pochi ma fondamentali per la perfetta riuscita del piatto. Pronti a scoprire la realizzazione originale?

L’unica nota aromatica eventualmente concessa è un po’ di aglio in camicia da aggiungere al pomodoro – giurisprudenzaunisannio.it

Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr di mezze maniche;
  • 700 gr di pomodori pelati;
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco;
  • 250 gr di guanciale;
  • 200 gr di pecorino romano grattugiato;
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

  1. Né cipolla né aglio, cominciamo con lo sfatare il primo mito: è il guanciale a conferire tutto il sapore al sugo, quindi dovremo trattarlo a dovere. Iniziamo rimuovendo la cotenna esterna e la parte ricca di pepe.
  2. Non dimentichiamoci di rimuovere anche le parti che presentano un colorito giallo, quelle sono rancide e condizioneranno molto il sapore finale.
  3. Tagliamo quindi il tutto a listarelle di circa 2 cm, poniamo all’interno di una pentola capiente e antiaderente per poi accendere il fuoco.
  4. Impostiamolo a fiamma dolce e attendiamo che il guanciale sprigioni tutto il suo grasso profumato. Mescoliamo spesso per evitare che si bruci e quando risulterà ben bruno, sfumiamo col vino bianco.
  5. Quando la parte alcolica sarà evaporata uniamo i pomodori pelati che avremo schiacciato in precedenza rigorosamente con le mani, riducendoli in una polpa sottile.
  6. Il grasso rilasciato dal guanciale dovrà essere assorbito del tutto dal pomodoro, pertanto proseguiamo la cottura con coperchio per circa 30 minuti, non aggiungiamo assolutamente acqua.
  7. Verso i 20 minuti di cottura caliamo le mezze maniche in abbondante acqua bollente leggermente salata e scoliamole successivamente al dente all’interno della padella.
  8. Uniamo abbondante pepe e la maggior parte del pecorino dato in lista ingredienti, mantecando per alcuni minuti. Serviamo la nostra amatriciana originale in piatti fondi e concludiamo con altro pecorino in superficie e pepe grattugiato. Eccola in tutto il suo splendore!
Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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