Chi ha alcune patologie potrebbe subire la revoca della patente, è bene sapere di quali si tratta per capire a cosa si può andare incontro.
La patente è indispensabile per la maggior parte di noi, pensare di rinunciare all’auto per le commissioni quotidiane o per raggiungere il proprio posto di lavoro è impossibile, per questo è fondamentale essere in regola con tutti i documenti. Non si deve mai dimenticare l’appuntamento con il rinnovo, previsto a cadenza più frequente man mano che trascorrono gli anni, così da verificare eventuali carenze nella vista che possono emergere.
Altrettanto cruciale per guidare in sicurezza e non causare pericoli a se stessi o agli altri è la cura generale della propria salute. Anche se non tutti lo sanno, ci sono delle patologie che si pensa possano compromettere la propria lucidità al volante, per questo si può correre il rischio di una revoca della licenza.
Non è certamente solo la vista, per quanto importante, l’unico fattore che può condizionare la propria condotta al volante. E’ proprio per questo che ci sono delle limitazioni relative allo stato di salute che possono influire sulla capacità di mantenere la patente. Chi soffre di alcune patologie ben precise potrebbe infatti essere impossibilitato a continuare a guidare, nonostante poterlo fare sia importante per la propria indipendenza.
Si può andare incontro a una sospensione della patente per malattia quando si ritiene si abbiano condizioni che non sono ritenute idonee per guidare. La decisione scatta in seguito a un accertamento medico o qualora dovesse emergere qualche problema durante la visita a cui ci si sottopone in fase di rinnovo. La sospensione può avere una durata ben precisa, conclusa questa fase si dovrà stabilire se si sia nelle condizioni per rimettersi al volante o se sia inevitabile arrivare a una revoca del documento.
Ci sono anche dei disturbi che possono portare a ottenere una patente speciale, rilasciata dopo una visita medica specialistica da parte di una commissione. E’ il caso, ad esempio, di chi soffre di diabete, chi segue una terapia a base di insulina dovrà effettuare il rinnovo ogni cinque anni, indipendentemente dall’età per le patenti A e B, mentre per la C e D si scende a tre anni. Qualora non ci sia invece alcuna terapia insulinica da seguire, le regole restano le stesse valide per gli aaltri guidatori.
La situazione è parzialmente diversa anche per chi è affetto da malattie neurologiche, in genere considerate incompatibili con la guida. Si prevedono però delle eccezioni se si dovessero notare miglioramenti motori, muscolari e sensoriali, che possono permettere di gestire al meglio i comandi dell’auto. Se l’esito è positivo, il rinnovo per le patenti A, B, C e D si effettua ogni due anni.
A queste categorie si aggiungono le persone epilettiche. E’ possibile rilasciare e rinnovare le patenti A e B, ma non la C e la D, a condizione di avere effettuato una visita neurologica specialistica e di essere in possesso di un certificato in cui si dimostra l’assenza di crisi epilettiche negli ultimi due anni. In questo quadro si inseriscono infine i soggetti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno, che possono avere difficoltà a mantenere uno stato di veglia nel corso della giornata. E’ possibile ottenere la patente, ma solo se si riesce a dimostrare di riuscire a gestire i sintomi, a quel punto il rinnovo è previsto ogni tre anni.
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