Re Carlo sta ricevendo un metaforico schiaccio in faccia da parte di importanti politici d’Australia. Sudditi sbigottiti per l’attacco.
Il 18 ottobre Re Carlo e la Regina Camilla avvieranno il tour di nove giorni in Australia. Al momento nessun premier di Stato accoglierà i sovrani durante il ricevimento in programma il 21 ottobre a Canberra.
A distanza di due anni dall’incoronazione ufficiale, il prossimo 14 novembre Re Carlo spegnerà 76 candeline. Il 2024 è stato un anno particolarmente difficile per la famiglia reale a causa delle gravi patologie che hanno colpito il sovrano e la principessa del Galles Kate Middleton. In più a complicare la situazione i rapporti tesi con Harry che, a sua volta, non sembrerebbe vivere un periodo semplice dato che indiscrezioni parlano di una prossima separazione dalla moglie Meghan.
Proprio come regalo di compleanno il Re ha espresso un solo grande desiderio a parere dei tabloid inglesi, poter vedere i suoi figli insieme e complici come anni indietro. Nell’attesa di scartare il dono, Carlo III e Camilla voleranno in Australia per prendere parte a diversi eventi al fine di promuovere le relazioni tra le comunità e di mostrare progetti importanti come la difesa dell’ambiente e la lotta contro la violenza domestica. Il tour, però, sta già riservando amare sorprese.
Il 21 ottobre a Canberra il Re dovrebbe parlare durante un evento a cui parteciperanno leader politici e della comunità nonché australiani di spicco nel mondo dell’arte, dello sport, della salute e della cultura. Ad oggi numerosi premier stanno declinando uno dopo l’altro l’invito. In ultima Jacinta Allan, premier dello Stato di Victoria. Questa serie di rifiuti sono stati definiti dalla portavoce della Lega monarchica australiana pro-reale McArthur “uno schiaffo in faccia” alla famiglia reale.
Ha aggiunto poi “Tutti i ministri e i premier hanno giurato fedeltà al nostro monarca Carlo III ed è un insulto monumentale che ora sputino nella sua mano tesa in segna di amicizia”. Parole dure a cui si è aggiunta la definizione di “politici immaturi” che invece di concentrarsi sul lavoro di beneficienza scelgono di fare politica. Naturalmente ogni rifiuto è stato accompagnato da una banale scusa.
Per il premier del Queensland Miles è la campagna elettorale a tenerlo lontano dall’evento. Roger Cook, premier dell’Australia Occidentale, ha fatto dire ad un portavoce di avere altri impegni. Riunioni di gabinetto, missioni commerciali, deleghe al segretario sono altre scuse per il rifiuto all’invito. Un vero affronto che si manifesta più o meno velatamente proprio quando i nuovi sondaggi australiani sottolineano come il sostegno alla repubblica sia sceso durante il regno di Re Carlo III rispetto al periodo in cui la sovrana era la Regina Elisabetta.
Il sondaggio Newscorps Pulse of Australia ha rilevato come una persona su tre (le persone intervistate sono state in tutto 1.049) pensi che l’Australia dovrebbe diventare una repubblica e che il 26% degli intervistati ha un’opinione migliore su Re Carlo dopo l’incoronazione. Dal canto suo il sovrano ha dichiarato recentemente che non interferirebbe se un giorno l’Australia votasse per rimuoverlo dalla carica di capo di Stato. Nonostante lo “schiaffo”, è comunque pronto a visitare per la 17esima volta l’Australia insieme alla Regina Camilla.
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