Quando penso a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello mi viene subito in mente l’immagine di una coppia iconica, capace di conquistare il cuore del pubblico italiano per decenni. La loro presenza sugli schermi era inconfondibile, ma dietro le luci della ribalta si nasconde una storia che in pochi conoscono: a chi è andata la loro immensa eredità?
Dopo la loro scomparsa, avvenuta a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra, la questione del patrimonio ha sollevato molte domande. Non avevano figli, quindi è naturale chiedersi chi oggi ne stia beneficiando.
Raimondo e Sandra si incontrarono nel 1958 durante le riprese di uno spettacolo. La ricordiamo come una di quelle storie che sembrano uscire direttamente da un copione cinematografico: una sera, a cena, Raimondo confessò a Sandra di essersi innamorato di lei. Da quel momento, la loro vita cambiò per sempre.
Il matrimonio arrivò nel 1962 e da quel giorno, per quasi cinquant’anni, sono stati inseparabili, sia nella vita privata che in quella professionale. Ma dietro la loro unione perfetta si cela un mistero che pochi conoscono: chi ha ereditato il loro patrimonio, stimato in Milioni di euro?
I Magsino, più di semplici collaboratori: a chi è andato il patrimonio?
Negli ultimi anni di vita della coppia la presenza della famiglia Magsino è stata fondamentale. Se dovessi immaginare chi ha avuto un ruolo di rilievo nella loro esistenza quotidiana, non potrei pensare ad altri. Rosalie Magsino e la sua famiglia, originari delle Filippine, hanno vissuto al fianco di Sandra e Raimondo per oltre 20 anni.
Non erano semplici collaboratori domestici, erano trattati come veri e propri membri della famiglia, tanto che vivevano con loro nella villa di Segrate, a Milano. Quando Sandra e Raimondo sono scomparsi, sono rimasti lì, portando avanti il loro ricordo.
Un’eredità fatta di amore e progetti
Rosalie non si è limitata a ricevere l’eredità materiale. La sua gratitudine per l’amore ricevuto dalla coppia l’ha spinta a fondare una Onlus in memoria di Sandra e Raimondo. Quando ne parlo, mi colpisce sempre la profondità di questo gesto: l’organizzazione è dedicata ai bambini in difficoltà nelle Filippine e mi sembra una delle più belle testimonianze di affetto e rispetto verso la coppia.
Anche i suoi figli, Raimond e John Mark, hanno seguito strade di successo contribuendo a mantenere viva la memoria dei Vianello-Mondaini.
Ovviamente, una storia così non poteva essere priva di complicazioni. Mi viene subito in mente la nipote di Raimondo, Virginia Vianello, che all’epoca della morte di Sandra espresse il suo malcontento per essere stata esclusa. Ha raccontato di come lei e altri parenti non fossero più in contatto con gli zii negli ultimi tempi, e questo ha generato polemiche.
Anche se la famiglia Magsino non è stata adottata legalmente, il legame affettivo che avevano con Sandra e Raimondo era evidente. E oggi, portano avanti il loro lascito con profondo rispetto e dedizione.