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Lifestyle

Entrano nelle orecchie di notte: sono nascosti nei cuscini, lo ignori totalmente

Ogni notte ci addormentiamo su un morbido cuscino, cercando riposo e conforto. Ma ti sei mai chiesto cosa si nasconde sotto la sua superficie? Potresti pensare che lavandolo regolarmente tu stia mantenendo il tuo cuscino perfettamente pulito. La verità, però, è molto diversa.

Anche dopo un accurato lavaggio potrebbero rimanere intrappolati al suo interno alcuni piccoli, indesiderati abitanti chesi annidano in profondità, nutrendosi delle cellule morte della nostra pelle e proliferando nell’ambiente caldo e umido creato dal nostro corpo durante la notte.

Cosa c’è sotto la superficie del tuo cuscino?

Non si vedono a occhio nudo ma la loro presenza può essere percepita in modi diversi:

  • naso che prude;
  • irritazioni agli occhi;
  • addirittura difficoltà respiratorie.

In molti casi questi sintomi vengono attribuiti ad allergie generiche, ma ciò che molte persone non sanno è che i responsabili di tutto ciò potrebbero trovarsi nel proprio letto, nascosti tra le fibre del cuscino che usiamo ogni giorno: si tratta degli acari della polvere e altri insetti microscopici.

Non è tutto: alcuni di questi insetti microscopici possono arrivare persino a infilarsi nelle orecchie durante il sonno, causando ulteriori fastidi e irritazioni che spesso passano inosservati o vengono attribuiti a fattori esterni.

Perché lavare i cuscini non basta?

È facile pensare che il lavaggio possa risolvere tutto. Quando gettiamo un cuscino in lavatrice, pensiamo di fare la cosa giusta per l’igiene e il benessere. Eppure, nonostante il lavaggio frequente gli acari della polvere possono sopravvivere e continuare a proliferare. Questo accade perché molti lavaggi non raggiungono le alte temperature necessarie per eliminare questi fastidiosi inquilini. La maggior parte degli acari della polvere resiste a cicli di lavaggio a basse temperature e di conseguenza, resta saldamente ancorata al nostro cuscino anche dopo un trattamento in lavatrice.

Inoltre, anche se si usano detersivi specifici l’efficacia contro gli acari dipende molto dalla temperatura e dall’asciugatura. Se non viene raggiunta una temperatura di almeno 60°C durante il lavaggio, la probabilità di eliminarli completamente è bassa. Dopo un ciclo di lavaggio gli acari possono tornare a proliferare velocemente, grazie all’ambiente caldo e umido che il nostro corpo crea durante la notte. Questo spiega perché, anche dopo aver lavato il cuscino, molte persone continuano a notare fastidi respiratori o sintomi allergici.

Una soluzione più radicale per risolvere il problema nascosto

Per affrontare “di petto” il problema è necessario fare un passo avanti. Non si tratta solo di lavare i cuscini più spesso, ma di adottare un approccio più mirato per ridurre la presenza di acari e altri microrganismi. Un metodo molto efficace è quello di esporre il cuscino al calore diretto del sole. La luce solare è un potente disinfettante naturale e il calore aiuta a eliminare gli acari in profondità nelle fibre del cuscino. Se non è possibile utilizzare la luce solare, l’asciugatrice a temperatura elevata può fare miracoli: il calore dell’asciugatura penetra nelle fibre e contribuisce a uccidere eventuali insetti rimasti.

Un’altra tecnica poco conosciuta ma altrettanto efficace è quella di congelare il cuscino. Metterlo nel congelatore per alcune ore uccide efficacemente gli acari, poiché non sopravvivono a temperature estremamente basse. Anche se può sembrare una soluzione insolita, è un metodo molto pratico e funzionale, soprattutto se si vive in ambienti umidi dove gli acari tendono a proliferare più rapidamente.

L’uso di copricuscini e coprimaterassi antiacaro è un altro strumento fondamentale per mantenere i cuscini più puliti e liberi da parassiti. Questi rivestimenti speciali agiscono come una barriera fisica, impedendo agli acari di infiltrarsi all’interno del cuscino e creando un ambiente meno favorevole alla loro proliferazione. Mantenere una barriera tra noi e gli acari non solo riduce i sintomi allergici, ma prolunga la vita del cuscino stesso migliorando la qualità del nostro riposo.

Un aspetto spesso sottovalutato è la necessità di sostituire il cuscino regolarmente. Anche con tutti i trattamenti e le precauzioni, i cuscini accumulano, nel tempo, cellule morte, polvere ed inevitabilmente acari. Un cuscino che ha più di due anni potrebbe contenere migliaia di acari, indipendentemente da quanto frequentemente venga lavato o trattato. Per questo motivo, cambiare il cuscino ogni 1-2 anni è una delle migliori strategie per mantenere il letto igienicamente impeccabile e ridurre al minimo il contatto con questi microrganismi.

Spesso ci concentriamo su lenzuola e federe, trascurando il cuscino, che diventa un vero e proprio rifugio per gli acari. Questo ciclo invisibile si ripete notte dopo notte: mentre dormiamo perdiamo piccole quantità di cellule cutanee e sudore che, nel tempo, contribuiscono a creare l’ambiente perfetto per gli acari. Anche se non li vediamo, sono lì, ad approfittare di ogni occasione per proliferare. E cosa ancora più preoccupante, alcuni di questi piccoli parassiti possono spingersi oltre, trovando la strada verso le nostre orecchie mentre dormiamo, causando disturbi a cui spesso non sappiamo dare una spiegazione immediata.

Prendersi cura dei cuscini non significa solo lavarli, ma adottare una serie di accorgimenti e strategie per prevenire la crescita di questi indesiderati abitanti. La combinazione di lavaggi ad alta temperatura, esposizione al sole o al freddo, e l’uso di rivestimenti specifici rappresenta il miglior modo per ridurre la loro presenza e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo durante il sonno.

Ogni notte trascorriamo ore a stretto contatto con il nostro cuscino. Avere un ambiente pulito e privo di acari è essenziale non solo per evitare fastidi respiratori e allergie, ma anche per garantire un riposo migliore e più rigenerante. Quando ci prendiamo cura del nostro cuscino, stiamo in realtà prendendo cura del nostro benessere generale.

Simone Cornetti

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