Alcuni lavoratori possono andare in pensione senza limiti di età, si tratta di casi sporadici ma conviene informarsi e fare richiesta
Sembra strano nominare una pensione senza limite d’età eppure per alcuni lavoratori è possibile richiederla. Si tratta di casi limite, non è un’agevolazione aperta a tutti ma si può richiedere in determinate situazioni. Nello specifico, c’è una pensione che viene ceduta al cittadino per aver svolto determinate mansioni, motivo per cui non è strettamente legata a una vecchiaia relativa all’età.
Non si tratta neanche di una vera e propria pensione anticipata perché per esempio quota 103, oppure Opzione donna, prendono pubblici molto più ampi. In questo caso si tratta di una pensione a sé, che può essere d’aiuto in molti casi, soprattutto di questi tempi in cui anche la pensione dei lavoratori sembra essere ormai incerta, e garantita solo dai 70 anni in poi.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i casi in cui un lavoratore potrebbe avere la possibilità di far domanda per una pensione ‘anticipata’ rispetto agli standard e chi invece dovrà aspettare l’età pensionistica.
Una particolare categoria di lavoratori può andare in pensione senza limiti di età per via del lavoro svolto. Ci si rivolge a un unico settore: il lavoro in fabbrica. Gli operai inseriti nella linea di catena. Per gli operai c’è la possibilità di ottenere lo scivolo usuranti, ovvero un anticipo sull’entrata in pensione, ma in pochi conoscono una ‘via d’uscita’ dal mondo del lavoro indipendentemente dall’età del lavoratore.
Nel lavoro di linea a catena si fa riferimento a tutti gli operai di aziende nelle quali entra in gioco l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. I processi produttivi di serie che hanno ritmi di lavoro organizzati in quanto ognuno ha un ruolo in una vera e propria catena di montaggio, e che quindi hanno anche una continua reiterazione di azioni.
La prima misura destinata a questi lavoratori è lo scivolo usuranti. Si tratta della misura che consente di lasciare il lavoro con un totale di 35 anni di contributi (invece che 41) ma solo a partire dai 61 anni e 7 mesi di età. Per via del lavoro svolto, però, il nostro lettore può accedere anche alla pensione per i precoci, con Quota 41. In questo caso l’operaio può andare in pensione a prescindere dalla sua età, semplicemente raggiungendo gli anni contributivi senza aspettare per forza i 61,7 anni di vecchiaia.
Tutto ciò si aggiunge al fatto che in generale anche la pensione di vecchiaia arriverà prima rispetto agli altri nel caso in cui si sono svolti almeno 7 anni di lavoro in posizioni ‘usuranti’. Se siete quindi degli operai che lavorano in sistemi a catena sappiate che potrete informarvi per Quota 41: l’azienda dovrà certificare l’espletamento dell’attività lavorativa per cui si chiedono i benefici in modo da attestare che sia effettivamente una tipologia di lavoro che rientra nell’ ‘usurante’.
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