883, le origini il mito e il motivo della loro separazione

883 il gruppo musicale pop italiano icona degli anni ’90 che aveva come membri e fondatori Max Pezzali e Mauro Repetto

Un gruppo icona quello degli 883, per i giovani nati negli ’80 e cresciuti nei ’90 un vero e proprio culto. Con la canzone Hanno ucciso l’uomo ragno il successo fu enorme. Il gruppo si caratterizzava per testi giovani, coinvolgenti e originali.

Max Pezzali
Storia e mito degli 883: perché si sono separati (foto Ansa) – GiurisprudenzaUnisannio.it

Il gruppo nasce a Pavia negli anni ’80 quando Maxi Pezzali e Mauro Repetto si ritrovano tra i banchi di scuola e decidono tra mille peripezie, di dare il via a questa avventura musicale. Un inizio un po’ tragico, in quanto l’idea di creare canzoni, giunge a seguito della bocciatura di Pezzali.

L’esordio del gruppo arriva nel 1988 con il programma 1,2,3 Jovanotti, su Italia 1, condotto naturalmente da Jovanotti stesso, a sua volta allora cantante emergente. Il loro nome provvisorio iniziale fu I Pop e il brano con cui si presentarono era inglese, Live in the Music, con un suono rap.

883 le origini e la loro separazione: cosa è accaduto

La svolta per il gruppo arriva con Claudio Cecchetto, un grande Guru della musica italiana. Proprio per via della passione motociclistica (in particolare per Max Pezzali) il gruppo cambia nome e diventa quello ben noto degli 883, per via della cilindrata della Sportster della Harley Davidson.

Il duo partecipa al Festival di Castrocaro nel 1991 con il brano Non me la menare dove Max Pezzali canta e Mauro Repetto balla. Nel 1992 arriva il successo con la canzone Hanno ucciso l’Uomo Ragno, il primo album del gruppo. Il 1993 è portatore di un altro grande successo, Nord Sud Ovest Est, nell’album canzoni molto importanti come Sei un mito e Come mai. L’album arriva a 1.350.000 copie vendute, gli 883 vincono il Festivalbar, e due Telegatti.

Max Claudio Cecchetto e Repetto
883 i motivi della separazione della band cult (foto screen Youtube) – GiurisprudenzaUnisannio.it

La separazione tra Max Pezzali e Mauro Repetto fu un trauma per la generazione che li ha seguiti fin dalla loro nascita. La pressione per i due inizia ad essere molta e il membro più giovane del gruppo, Mauro, fatica a sostenerla. A seguito di un tour e dell’album Remix ’94 il duo si scioglie.

Il tutto avviene senza screzi particolari, Mauro lascia a Max il marchio 883 e parte negli Stati Uniti con l’idea di ritrovarsi e trovare un po’ di pace. In America Mauro tenta una serie di strade, alcune con un esito tragico come la truffa subita nel tentativo di produrre un film.

Repetto torna infine a Pavia, si laurea in Lettere e incide un album: ZuccheroFilatoNero. Nel mentre Max porta avanti il progetto musicale unendosi ad altri cantanti, nel gruppo entrano infatti molti altri musicisti. Tra le sue coriste vi sono perfino Paola e Chiara. Seguono altri importanti successi come La donna, il sogno e il grande incubo, La dura legge del gol, la raccolta Gli anni, Grazie mille, Uno in più.

Nel 1998 anche un film, Jolly Blu. Arriviamo ai tempi nostri e troviamo, in queste settimane, su Sky Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, miniserie televisiva italiana diretta da Sydney Sibilia dove si racconta l’origine del gruppo e la sua evoluzione. Una serie dal ritmo originale e moderno, che rappresenta in pieno il sapore della band e ci fa rivivere quei momenti con molta nostalgia.

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