Posto di blocco, ora vedono anche questo documento: se non ce l’hai è stangata

Occhio ai posti di blocco: non solo patente, libretto e assicurazione. Ora chiedono anche questo documento e se non ce l’hai rischi davvero grosso

E’ capitato almeno a tutti, una volta, di essere fermati dalle forze dell’ordine a un posto di blocco. E ammettiamolo che sale sempre un po’ di agitazione e nervosismo per la circostanza anche se si è totalmente in regola e in buonissima fede. Ma alla fine – se tutto questo è confermato – non ci sono o saranno problemi di alcun tipo. Del resto questo tipo di controllo è una misura comune per garantire la sicurezza pubblica e verificare che tutto sia in regola da parte dell’automobilista di turno. Se vi sono questi requisiti, avanti il prossimo.

cosa chiedono al posto di blocco
Posto di blocco, ora chiedono anche questo documento – Giurisprudenzaunisannio.it

A creare un po’ di “suspance” in queste circostanze è anche l’effetto sorpresa che si crea. I posti di blocco vengono organizzati in punti strategici come accessi autostradali, incroci principali o durante eventi particolari. L’obiettivo di queste verifiche è garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada, controllare la regolarità dei documenti e prevenire attività illecite. E quando ci si imbatte in uno di questi controlli, il primo passo è ovviamente mantenere la calma e decelerare in maniera graduare e accostare in sicurezza.

Posto di blocco: quali documenti chiedono di routine

E’ fondamentale assicurarsi di avere sempre con te i documenti essenziali che potrebbero richiedere, ovvero:

  • Patente di guida;
  • Libretto di circolazione;
  • Assicurazione.

Questi sono i documenti base che vengono controllati, ma a seconda della situazione, le forze dell’ordine potrebbero chiedere ulteriori informazioni, come la revisione dell’auto o, in determinati casi, procedere con controlli più approfonditi (ad esempio, verifiche sull’assunzione di alcol o sostanze).

Durante un posto di blocco, inoltre, le forze dell’ordine si concentrano su diversi aspetti:

  • Documenti: verificano che la patente sia valida, l’assicurazione sia regolare e che l’auto abbia effettuato la revisione.
  • Stato del veicolo: possono controllare che l’auto sia in buone condizioni e conforme alle normative come fari funzionanti, pneumatici conformi e quant’altro.
  • Controllo del conducente: oltre ai documenti, come dicevamo, gli agenti potrebbero chiedere di effettuare il test dell’etilometro, soprattutto di sera o in situazioni sospette, per verificare il livello di alcol nel sangue. E qui bisogna fare attenzione soprattutto dopo feste o ricevimenti, perché pur non volendo o in buonissima fede si potrebbe esagerare senza rendersene conto.

Auto non intestata a te? Ti chiederanno anche questo documento

Esiste inoltre la circostanza in cui l’auto non è intestata a chi guida. Come un figlio che guida l’auto a nome del padre. Magari sarà proprio sua, ma ufficialmente è di proprietà del papà. E in questo caso ci sono delle regole di cui sapere e, ovviamente, da rispettare con sgradevoli conseguenze dietro l’angolo.

Se una persona utilizza un’auto non a proprio nome per più di 30 giorni, infatti, è necessario che il proprietario comunichi il nome del nuovo o dell’altro utilizzatore alla Motorizzazione Civile, che aggiornerà la carta di circolazione che verrà poi controllata dalle forze dell’ordine. In questa circostanza, infatti, la domanda sarebbe la seguente: “Ha con sé la carta di circolazione aggiornata?”.

Eccezioni: quando puoi guidare un’auto non a tuo nome

Quindi, anche se resta il proprietario, chi presta l’auto a qualcuno per un mese o più deve assicurarsi che questa modifica venga registrata. Spesso si sottovaluta questa procedura e invece si rischiano spiacevolissime sorprese. A meno che non si rientri in due eccezioni. La prima: se il figlio o chi comunque utilizza un’auto non a proprio nome vive con il proprietario.

La seconda, in parte già accennata, è se l’uso dell’auto è sporadico e inferiore ai 30 giorni. In questi due casi si può stare tranquilli. Se si supera il limite dei 30 giorni senza fare l’aggiornamento, invece, le multe possono essere davvero salate: per il codice della strada si va da 728 a 3.636 euro. E nei casi più gravi e ripetuti, si può arrivare al fermo amministrativo del veicolo. Vale la pena rischiare tanto? Assolutamente no.

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