È necessario rispettare una tempistica ben precisa per il lavaggio del reggiseno, anche se non tutti lo sanno. Ecco cosa si dovrebbe fare.
Ogni donna, salvo casi particolari, porta il reggiseno, indumento imprescindibile per chi lo usa costantemente, al punto tale da sentirne la mancanza quando non lo si ha addosso. Chi lo ama ne ha spesso una vera e propria collezione nell’armadio e di vario tipo, da quelli a balconcino a quelli con o senza ferretto, per non dimenticare quello a fascia, adatto per la palestra e non solo, oltre a quelli a push up o a triangolo, insomma ce n’è davvero per tutti i gusti, a volte c’è chi ama anche cambiare a seconda dell’occasione.
Averne uno di qualità è fondamentale sia per il benessere del seno, sia per sentirsi bene con se stesse. Per far sì che questo accada è ovviamente importante anche la sua cura nel momento in cui lo abbiamo nell’armadio, a cui si aggiunge una tempistica ben precisa con cui effettuare il lavaggio, aspetto che a volte tende a essere sottovalutato.
Lavaggio reggiseno? Ogni quanto andrebbe fatto
Molti di noi potrebbero avere l’abitudine di lavare il reggiseno quando si è smesso di utilizzarlo, magari al termine di una settimana. In realtà, un comportamento del genere non è dei più corretti, anche se con ogni probabilità pochi ne sono a conoscenza. Come hanno notato molti, l’indumento perde elasticità con il trascorrere del tempo, come è normale che sia, situazione che si verifica non solo allacciando e slacciandolo, ma anche a causa di oli, batteri e sudori che vengono rilasciati dal corpo, non solo in estate.
A dare indicazioni sulla tempistica più adatta ci ha pensato l’American Cleaning Institute, l’organizzazione Americana che rappresenta i produttori di prodotti per la pulizia, che ha scardinato le convinzioni di molti. Il reggiseno andrebbe lavato ogni due o tre utilizzi, a condizione però di lasciarlo riposare se possibile una notte intera.
Puntare su questo tipo di abitudine rappresenta la scelta migliore anche per preservarne il tessuto, oltre che per prolungarne la durata. Una leggera differenza dovrebbe essere applicata per i modelli sportivi, quelli che solitamente vengono indossati quando ci si reca in palestra o si pratica attività sportiva in genere. Questi andrebbero lavati a ogni utilizzo proprio perché il sudore e il battito cardiaco risultano essere decisamente maggiori.
Se vogliamo mantenere il capo in buono stato è importante anche seguire una modalità ben precisa. Non ci sono problemi a utilizzare la lavatrice, almeno per le versioni meno elaborate. Prima di agire sarebbe bene sganciare le spalline, oltre a posizionarlo in un apposito contenitore, mettendo una coppa nell’altra. Meglio comunque preferire il lavaggio delicato a bassa temperatura, mentre si dovrebbe evitare l’asciugatrice. È ideale lasciarlo asciugare su un asciugamano senza appenderlo, così da lasciare le coppe al loro stato originale.
Se invece si ha un reggiseno, o anche più di uno, più delicati, è preferibile il lavaggio a mano, anche se può richiedere maggiore tempo. Basta mettere acqua tiepida e un detergente naturale nel lavandino, lasciarlo a mollo per qualche minuto, per poi procedere con il sapone di Marsiglia. Conclusa l’operazione, l’indumento andrebbe lasciato asciugare il più possibile all’aria aperta.