Vecchie bollette, dopo quanto tempo puoi buttare: la legge parla molto chiaro

C’è una tempistica massima da rispettare per conservare le bollette? La legge a riguardo parla chiarissimo e permette di eliminare ogni dubbio a riguardo.

I documenti che abbiamo in casa sono tanti e di vario genere, proprio per questo sarebbe auspicabile che siano suddivisi per genere, in modo tale da poterli ritrovare tempestivamente in caso di necessità. Purtroppo però l’ordine non è una dote comune a tutti, per questo a volte può diventare difficile riuscire a trovare quello che serve, anzi a volte ci si rende conto della situazione solo a fatto compiuto, quando si ha bisogno di avere quella carta tra le mani.

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Le bollette devono essere considerate come dei documenti – Foto | Giurisprudenzaunisannio.it

Il problema può essere maggiore quando si deve avere tra le mani una fattura delle varie utenze di casa, luce gas, acqua e telefono, per cui esistono delle regole ben precise in merito alla conservazione. A volte le società fornitrici possono manifestare una richiesta e sostenere di non avere ricevuto un pagamento anche a distanza, di anni, per questo è più che mai indispensabile tenere traccia delle varie bollette, se possibile con le relative conferme dei bonifici fatti, anche per chi ha scelto l’addebito diretto su conto corrente.

Bollette utenze di casa: per quanto tempo conservarle

Pensare di gettare le bollette una volta effettuato il pagamento non è una buona idea. Se dovesse esserci il dubbio in merito al versamento effettuato come si fa a dimostrare la regolarità? A riguardo è importante fare riferimento all’articolo 239 del Codice Civile, secondo cui un fornitore può richiedere il pagamento di una bolletta entro una certa data. Una volta scaduto quel limite, non si è più tenuti a pagare niente, anche se dovesse emergere che il saldo non è stato eseguito.

Attenzione, se non si dovesse riuscire al momento della richiesta a dimostrare di essere in regola, è necessario pagare nuovamente, aggiungendo a quell’importo mora e interessi.

per quanto tempo conservare le bollette
0 importante tenere traccia delle bollette – Foto | Giurisprudenzaunisannio.it

Non c’è però una tempistica ben precisa in merito alla conservazione delle fatture, queste variano a seconda della situazione. Nel caso del gas, ad esempio, è necessario tenerle per due anni, questi salgono a cinque se sono precedenti al 2019, stesso limite anche per quelle dell’acqua, anche se si sale a cinque anni nel caso di quelle relative a prima del 2020.

Nel caso invece delle bollette della luce, la tempistica è sempre di due anni, ma si arriva a cinque per quelle precedenti al 2018. Del tutto diversa è invece la situazione per quelle del telefono, queste andrebbero tenute per 5 anni, e per documenti fiscali (da 5 a 10 anni).

Se possibile, sarebbe bene individuare un punto della casa in cui conservarle, così da renderle facilmente reperibili in caso di bisogno. Tutti dovrebbero sapere il luogo scelto, ma sarebbe consigliabile sia lontano da fonti di calore e dai bambini, che potrebbero danneggiarle anche solo per errore. Chi ha optato per le bollette elettroniche non deve stamparle, meglio creare un file ad hoc sul computer. Qualora si dovesse ricvere un sollecito di pagamento nel periodo di prescrizione, il periodo di conservazione si interrompe per ricominciare quando si procede a pagare il dovuto.

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