Testamento, passaggio fondamentale in caso di eredità. Ma in una circostanza si rischia l’annullamento. Cosa dice la legge.
Redigere il proprio testamento o semplicemente fare testamento è il modo più semplice per disporre dei propri beni. Si può rivolgersi a un notaio, lo specialista che provvede a prepararlo seguendo tutte le indicazioni di legge. Naturalmente il testatore, cioè colui che dispone delle proprie sostanze per testamento, deve considerare che l’intervento del notaio ha un costo, anche notevole a seconda della complessità del documento.
Per ovviare a questo ostacolo si può pensare di scrivere un testamento di proprio pugno, in gergo tecnico un testamento olografo. Si tratta di una delle modalità di disposizione testamentaria più diffuse, con cui si evidenziano le ultime volontà, riguardo tutti i beni materiali e immateriali dopo la morte. Tuttavia è necessario che questa forma di testamento abbia dei particolari requisiti per la sua validità.
Le regole per la composizione e soprattutto gli elementi che formano un testamento olografo sono dettati con precisione dalla legge. Innanzitutto deve essere scritto per intero, datato e firmato dal testatore, la firma poi va alla fine delle disposizioni. È valida anche quando non fatta con nome e cognome, ma indica con certezza il testatore.
Alcuni elementi poi devono avere delle caratteristiche precise. Il documento deve essere scritto in maniera chiara, leggibile con una calligrafia che sia riconoscibile. Deve contenere formule del tipo “nel pieno delle mia facoltà” che in qualche modo confermino la volontà di chi redige il documento. La data deve indicare giorno, mese e anno e deve essere posta all’inizio o alla fine del testamento. La sua mancanza può determinare l’annullabilità del documento.
Questo perché è necessario sapere che al momento delle redazione del testamento, la persone fosse in possesso di tutte le sue facoltà mentale. Oppure nel caso di più documenti, con la data è possibile stabilire, quello che è stato scritto per ultimo. Infine la firma autografa del testamento deve essere posizionata alla fine del testamento e in sua mancanza il documento non è valido.
Il testamento olografo è nullo in presenza di gravi anomalie nel testo stesso, come indicazioni generiche sui beneficiari che impediscano un’identificazione chiara, oppure per disposizioni illecite. In casi del genere quindi il documento è nullo, non produce conseguenze ed è come se non fosse mai stato scritto.
Quindi è consigliabile prestare la massima attenzione nella redazione del testamento olografo, alcuni particolari errati, indicazioni poco o non lecite possono renderlo nullo, secondo la legge e non è possibile rimediare.
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