Vediamo in che cosa consiste la lista cattivi pagatori. Meglio controllare per verificare la propria presenza.
Richiedere un mutuo o un prestito per una spesa di famiglia è un’operazione che può capitare a chiunque. Come facile immaginare è necessario presentare una documentazione appropriata e fornire le garanzie dovute. Di solito sono passaggi di routine che non comportano intoppi e problemi nell’ottenimento del finanziamento.
Ma a volte può capitare che una richiesta di finanziamento abbia dei rallentamenti inattesi o addirittura uno stop. Il motivo sta con sorpresa nella presenza del proprio nominativo nella lista dei cattivi pagatori. Sì perché non sempre si è a conoscenza di questa incresciosa situazione. Quindi prima di procedere con la richiesta di un mutuo è opportuno verificare questa lista per evitare contrattempi inutili.
Le banche valutano l’affidabilità di un cliente che richiede un mutuo verifcando anche i dati della CRIF (Centrale Rischi Finanziari). Qui sono raccolti i dati sulla solvibilità e sulla capacità di rimborso di quanti chiedono un finanziamento. Questa azienda raccoglie le informazioni su finanziamenti, prestiti e mutui richiesti e assegna un punteggio a chi li richiede, sulla base si solvibilità e rimborsi.
Le banche quindi valutano anche questo punteggio per comprendere l’affidabilità di chi richiede un finanziamento. Chi non paga le rate durante un finanziamento, o lo fa in ritardo, è segnalato come cattivo pagatore. Una banca difficilmente concede un mutuo a un cattivo pagatore, considerandolo un segnale molto preciso e importante sulle caratteristiche di chi lo richiede.
Al momento della richiesta, la CRIF raccoglie i primi dati sulla persona come richiedente, mentre in alcune circostanze si è segnalati come cattivi pagatori. Per esempio in caso di rifiuto di finanziamento da parte di una banca (si resta presenti nella lista per 90 giorni) o per 1 o 2 rate versate in ritardo (cattivo pagatore per 12 mesi).
Con 3 o più rate non pagate si resta cattivi pagatori per 24 mesi e addirittura per 60 mesi in caso di mancato rimborso del finanziamento. Al contrario, completando il finanziamento nei tempi previsti, si è buoni pagatori per 60 mesi. Fatte queste considerazioni si capisce quanto può essere determinante conoscere se si è segnalati come cattivi pagatori nella lista della CRIF. Verificare la propria presenza è molto semplice.
Per controllare si deve effettuare una visura Eurisc con la compilazione di uno specifico modulo, disponibile sulla piattaforma della CRIF. Se presenti nella sua banca dati, l’azienda questa provvederà a fornire al richiedente la storia creditizia e tutta la documentazione disponibile. In tal modo si può intervenire cercando di limitare i danni a cominciare dalla correzione di eventuali errori.
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