Se hai un libretto postale anche tu, occhio a questo cavillo poco conosciuto che potrebbe lasciarti di stucco in sede di prelievo dei tuoi contanti. Potrebbero non darteli, scopriamo perché
Immagina di essere un giovane che appena entrato nel mondo del lavoro, pieno di sogni e progetti. Oppure un genitore che sta cercando di mettere da parte qualcosa per il futuro dei propri figli. O ancora un pensionato che vuole assicurarsi una serenità economica. Comunque sia, e qualunque sia la situazione tra queste, Poste Italiane è un punto di riferimento assoluto per tutti loro. Pur non nascendo come banca e non essendolo comunque nel vero senso della parola, tale ente lo è diventato di fatto attraverso le sue proposte finanziarie sempre più apprezzate.
Gradite per un motivo semplice: la sicurezza e garanzia che Poste offre a prescindere, poi la convenienza e la semplicità delle varie opzioni. E non è un caso che negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom dei libretti postali, strumenti semplici ma efficaci per accantonare risparmi e costruire un piccolo “tesoretto”. Questi libretti sono una sorta di salvadanaio moderno: puoi depositare piccole somme ogni mese, senza preoccuparti di dove tenere i tuoi risparmi, e queste crescono a fine anno per un investimento con rendimento lento ma funzionale e soprattutto capitale sempre assicurato.
Facile per tutti recarsi da Poste italiane. Gli uffici sono ovunque. E sono diffusissimi i vari Postamat in tutta Italia in caso di necessità. Inoltre è tutto controllabile via app dal proprio cellulare. E senza alcun costo di apertura, gestione o estinzione. Cosa non banale, inoltre, è che è possibile versare e prelevare denaro gratuitamente in tutti gli uffici postali. Inoltre è anche cointestabile. Non solo a due ma potenzialmente anche con tutta la propria famiglia. Lo si può fare infatti anche con un massimo di quattro persone, a patto che siano tutte maggiorenni.
Per aprire un libretto postale, ti basterà presentare semplicemente un documento di identità valido e il tuo codice fiscale. Così come eventualmente quello degli altri contestatari. E. non è necessario versarlo obbligatoriamente una somma importante all’apertura. I soldi presenti saranno a propria disposizione sempre: potenzialmente prelevabili in qualunque momento, anche se in caso di permanenza per un certo periodo di tempo comporteranno una crescita percentuale in base all’offerta che si abbraccia.
Occhio solo a una circostanza spesso sconosciuta. Ovvero al limite. Si parla di 600 euro al postamat. Ma se si ha bisogno di attingere una cifra maggiore e si entra in ufficio da un operatore, servirà la carta libretto per poter avere una cifra maggiore. Lo spiega direttamente Poste italiane sul suo sito ufficiale: “I prelievi giornalieri in contanti di importo superiore a 600,00 euro, presso uffici postali diversi da quello di radicamento del Libretto, possono essere effettuati esclusivamente tramite la Carta Libretto“.
Significa che se ti trovi presso un ufficio postale diverso quello dell’apertura, non ti daranno più di 600 euro. Pur essendo soldi tuoi e pur riconoscendo che sei il legittimo proprietario di quel conto con documenti alla mano. Presso la propria sede iniziale si può attingere senza problemi anche senza carta fisica, in altri uffici invece sarà appunto necessaria la carta fornita al momento dell’apertura. Questo per se si ha un libretto postale basico. Nel caso in cui si dispone della versione dematerializzata, “non esistono limiti di prelevamento in qualsiasi ufficio postale“, assicura Poste italiane. Motivo per cui, potendo scegliere, è probabilmente consigliata quest’ultima versione.
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