Utilizzare i lavaggi rapidi per lavatrice e lavastoviglie è davvero una scelta congeniale? Forse no se si vuole evitare un salasso in bolletta.
La presenza degli elettrodomestici è fondamentale in ogni casa, li riteniamo talmente importanti da non riuscire a immaginare una vita senza di loro. Tra quelli più indispensabili per la maggior parte delle persone, sia se si vive soli sia se si ha una famiglia da gestire, ci sono certamente lavatrice e lavastoviglie, che alleggeriscono notevolmente la quotidianità. Non è certamente pensabile lavare tutto a mano o portarlo in una lavanderia a secco, anche per motivi di costi, né pensare di lavare in autonomia le stoviglie, specialmente se si è reduci da una giornata pesante al lavoro.
Non può però che essere cruciale capire come sfruttare al meglio, così da rendere questi strumenti efficienti al massimo, oltre per evitare di ritrovarsi con un salasso nella bolletta elettrica, aspetto che non può che essere determinante. A volte la frenesia e il poco tempo a disposizione spingono a propendere per i lavaggi rapidi, ma non è sempre la scelta migliore.
In genere si tende a pensare che usare il meno possibile gli elettrodomestici sia la scelta migliore in un’ottica di risparmio. Questo non può quindi che spingere a optare frequentemente per i lavaggi rapidi, convinti che garantiscano pulizia, funzionando per meno tempo possibile.
Ma si tratta davvero di un’idea corretta o è solo un luogo comune? Sicuramente optare per questo tipo di programmi, disponibili nella lavatrice e nella lavastoviglie, può essere un’ottima scelta quando si ha poco tempo a disposizione e la necessità di smacchiare velocemente, sia che si tratti di vestiti sia di piatti e stoviglie in genere. La nostra opinione potrebbe essere però ben diversa quando ci troveremo la bolletta elettrica tra le mani.
A lanciare l’allarme, invitando a essere più accorti nel loro utilizzo è la testata ‘Natural Style’, diversi programmi rapidi infatti richiedono un consumo maggiore di energia, che risulta essere necessaria per riuscire a riscaldare in modo tempestivo la temperatura dell’acqua. Molto meglio privilegiare i cicli eco, che hanno in genere una durata che si aggiorna intorno alle tre ore. In questo caso il costo in fattura sarà certamente ridotto, il riscaldamento è infatti più lento, oltre a essere più bassa la temperatura richiesta.
Non solo, si tratta poi di una soluzione che può essere raccomandabile quando abbiamo traggi evidenti da eliminare, l’azione che effettuano i due dispositivi è più decisa, pur essendo più lenta. In quest’ultimo modo, specialmente se lavatrice e lavastoviglie hanno una classe energetica bassa, si riesce a ridurre i consumi di energia anche del 75%.
Se si vuole agire in maniera ancora più accorta può essere utile acquistare un wattometro, che ha un costo di poche decine di euro. Grazie a questo accessorio, che è possibile collegare all’alimentazione di ogni elettrodomestico, si può capire in maniera tangibile quale sia il ciclo meno lavaggio che ha bisogno di meno energia. Chi ne ha la possibilità dovrebbe inoltre prendere in considerazione l’idea di installare i pannelli solari, l’acqua che arriva e che viene scaldata dall’impianto ha una temperatura che si avvicina a quella necessaria. Per quanto riguarda invece la lavatrice nello specifico, sono inutili prelavaggio e ammollo, mentre si dovrebbe evitare di utilizzarla (ma vale anche per la lavastoviglie) quando è mezza piena, meglio attendere quando siamo riusciti a riempirla tutta.
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