Buone notizie per alcuni cittadini, anche per il prossimo anno non saranno tenuti a versare il canone RAI. Vediamo chi sono.
Il canone RAI è un’imposta sul possesso dell’apparecchio televisivo. Quindi lo si usi o meno, con una televisione a casa il pagamento è obbligatorio. Anzi il possesso del dispositivo è considerato automatico, tanto che il pagamento della tassazione avviene mediante bolletta elettrica, suddiviso in rate, corrispondenti alla frequenza di fatturazione del servizio di fornitura elettrica.
Per l’anno in corso la somma da pagare è stata di 70 euro, con un taglio introdotto con la legge di bilancio del 2024. Tuttavia non è certo che questa decurtazione sarà applicata anche il prossimo anno. Quindi si potrebbe tornare a pagare la somma di 90 euro, anche se al momento non è certo il rincaro. Quello che resta sicura è la modalità di pagamento, ma anche la presenza di alcune categorie di cittadini esentate.
Come detto alcune esenzioni, già presenti questo e gli anni scorsi, saranno confermate per il prossimo anno. Iniziamo dai pensionati con almeno 75 anni di età e un reddito ridotto. Questi anzini con reddito familiare complessivo inferiore agli 8mila euro annui, possono richiedere l’esenzione dal pagamento. Questa si applica a chi ha compiuto i 75 anni entro il 31 gennaio 2025. Chi raggiunge i 75 anni tra febbraio e luglio, potrà richiedere l’esenzione del secondo semestre di pagamento.
Altra esenzione è per i cittadini che non posseggono un apparecchio televisivo. Per ottenerla si deve presentare un’autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate, con cui si attesta di non avere una televisione in casa. L’autocertificazione va presentata entro il 31 gennaio 2025 per essere valida tutto l’anno. In caso di presentazione entro il 30 giugno 2025, l’esenzione è valida per il secondo semestre dell’anno.
Da ricordare che questa autocertificazione deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate ogni anno, in quando la mancanza di un apparecchio televisivo non è presunta dal Fisco, ma deve essere dichiarata dal cittadino. Sono esenti poi anche altre categorie di cittadini stranieri che lavorano o svolgono il loro servizio in Italia. Si tratta dei funzionari di organizzazioni internazionali che operano nel nostro Paese.
Oppure di diplomatici, funzionari consolari, personale civile non italiano delle forze armate straniere presenti in Italia. Queste esenzioni sono spesso frutto di accordi di carattere internazionale tra i paesi e servono a evitare doppie imposizioni a queste categorie di professionisti. Da ricordare infine che in caso di pagamento erroneo del canone si può richiedere il rimborso all’Agenzia delle Entrate, compilando il modulo apposito presente sul sito del Fisco.
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