Ho ereditato casa dai nonni con abuso edilizio, rischio anche io per legge?

Vediamo cosa comporta ereditare un immobile con abuso edilizio, quali possibilità si hanno per evitare problemi.

La scomparsa di un familiare comporta, oltre alle conseguenze emotive, anche degli effetti amministrativi e giuridici, in special modo quando si parla di successione. Gli eredi infatti si trovano nella condizione di dover affrontare delle questioni molto delicate, a partire dalla scelta se accettare o meno il lascito ereditario.

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Ho ereditato casa dai nonni con abuso edilizio, rischio anche io per legge? – giurisprudenzaunisannio.it

Gli aspetti da considerare per gli eredi sono diversi. Tanto per cominciare si deve tener conto degli eventuali debito del defunto di cui sono chiamati a rispondere gli eredi. Va poi valutata la consistenza del patrimonio e la situazione patrimoniale in particolare. Infine se si eredita un immobile occorre considerare la presenza di eventuali abusi edilizi tra i beni in successione.

Abuso edilizio ereditato, gli scenari che si prospettano

Gli abusi edilizi di gravità e portata molto differente sono purtroppo abbastanza frequenti nel patrimonio immobiliare italiano. Un abuso edilizio è qualsiasi lavoro di costruzione o ristrutturazione che avvenga senza permesso dell’amministrazione comunale o in maniera non conforme al permesso esistente.

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Abuso edilizio ereditato, gli scenari che si prospettano – giurisprudenzaunisannio.it

Gli abusi dipendono dalla loro gravità e natura. Possono essere lavori svolti senza il necessario titolo abilitativo; lavori in difformità totale e/o parziale rispetto questo titolo. Infine possono essere variazioni essenziali rispetto al titolo abilitativo. Una casa con abuso edilizio rientra nell’eredità e gli eredi ne acquisiscono la proprietà, accettando l’eredità stessa.

Detto questo la prima osservazione da fare riguarda la responsabilità amministrativa che ricade sugli eredi. Da questa deriva che gli eredi siano tenuti a rispondere delle sanzioni amministrative che gravano sull’immobile (dall’ordinanza di demolizione alle sanzioni pecuniarie per inosservanza delle norme; per lavori senza permesso e in osservanza di ordini di sospensione; per lavori in aree tutelate).

Sugli eredi, anche quando accettano l’eredità, non ricadono invece eventuali sanzioni di tipo penale, per i casi di abuso più grave, o multe inflitte all’autore defunto degli abusi stessi. Come evitare allora il pericolo di pagare eventuali sanzioni amministrative per abuso edilizio? Prima cosa determinare la portata dell’abuso, con la consulenza di un tecnico per la raccolta di tutti i dati e documentazione necessaria.

Poi dimostrare che il bene ereditano era già in condizione di abuso già prima della successione. Gli eredi devono tenersi pronti a rispettare eventuali ordinanze di ripristino della conformità o addirittura di demolizione. In alcuni casi poi si può sanare l’abuso, attraverso un condono edilizio per la regolarizzazione degli interventi eseguiti entro una certa data.

Oppure con una sanatoria edilizia che permette di regolarizzare gli abusi entro 90 giorni dall’accertamento. Questa si ottiene con una domanda al Comune, il pagamento delle sanzioni e la presentazione della documentazione necessaria.

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