Se sogni di andare in pensione prima della data prestabilita, potresti riuscire a realizzare i tuoi desideri. Le patologie che lo consentono
Oggi come oggi, uno dei problemi più denunciati dai cittadini e dai lavoratori è quello della pensione che, secondo molti, arriva troppo tardi. Quando si ottiene questo ambito traguardo, infatti, si è piuttosto anziani e rimane poco tempo per godersi la libertà di tutto quel tempo libero, da dedicare a chi si ama di più. Inoltre, con l’avanzare dell’età aumenta anche la probabilità di avere malattie e problematiche di salute che, quando si raggiunge la pensione, rendono impossibile il pieno godimento di quel meritato relax!
Fortunatamente, però, c’è un modo che consente di andare in pensione prima di quanto ci si aspetti e questo è riservato solo ed esclusivamente a chi ha determinati problemi di salute. La Legge parla chiaro e i requisiti da rispettare sono stringenti: potresti beneficiarne anche tu.
Andare in pensione prima con la Legge 104
La Legge di bilancio 2024 ha riconosciuto a tutte le donne lavoratrici che sono caregiver il diritto ad accedere alla cosiddetta “Opzione donna”, la misura sperimentale che permette loro di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti ridotti rispetto a quelli che caratterizzano la pensione anticipata ordinaria. Per accedervi bisogna aver compiuto 61 anni entro il 31 dicembre 2023, ma questo requisito scende a 59 anni se si hanno 2 o più figli e a 60 anni se si ha un unico figlio. Inoltre, si deve aver versato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023, ma non basta: ci sono anche altri requisiti.
Oltre a queste condizioni, infatti, la donna lavoratrice deve anche assistere da ameno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado con handicap in situazione di gravità accertata, oppure un parente di secondo grado convivente. In alternativa, deve soffrire di una riduzione della capacità lavorativa accertata (superiore o uguale al 74%) dalle commissioni addette al riconoscimento dell’invalidità civile.
Per quanto riguarda il primo caso, è necessario che il famigliare a cui la lavoratrice presta le proprie cure conviva con lei: è sufficiente, però, che la caregiver e il parente vivano nello stesso stabile e allo stesso numero civico, ma non per forza nel medesimo appartamento o interno. Inoltre, i sei mesi di cure devono essere già passati al momento della presentazione della richiesta di prepensionamento e, soprattutto, devono essere continuativi.