Correre e camminare con continuità dovrebbe servire a perdere chili, ma non sempre accade. Se questo si verifica c’è un motivo ben preciso.
È capitato a tutti di sentire l’esigenza di dimagrire, non solo perché si è reduci da un periodo in cui si è mangiato più del previsto e si vorrebbe provare a tornare in forma, così magari da poter rimettere dei vestiti che tanto amiamo e che ora ci stanno stretti, A volte questo bisogno può nascere anche per esigenze di salute, come può accadere ad esempio per problemi al cuore, situazione che può spingere a restare nel proprio peso forma. Mettersi a dieta può essere il primo passo, spesso però si affianca a questo anche l’attività fisica, che può essere di vario tipo ma possono bastare correre e camminare, anche alternandoli tra loro.
Non è però così raro essere costanti e ritrovarsi a non avere quasi nessun risultato, al punto tale da chiedersi che senso abbia fare tanta fatica se gli effetti tanto desiderati non ci sono. Effettivamente non è così raro trovare anche sportivi professionisti che a volte pososno apparire sovrappeso, questo può accadere per un motivo ben preciso, anche se non tutti ne sono a conoscenza. Non è detto innanzitutto che mangiare meno sia sempre così efficace.
Il fenomeno è da addebitare a “un’interferenza di segnale“, messa in evidenza dal nutrizionista Luca Speciani sul magazine ‘Correre’: “L’ipotalamo (la “centralina” metabolica di comando che abita nel nostro cervello e, in base ai segnali che riceve, regola tutte le nostre principali funzioni, ndr) riceve segnali da molti organi diversi e li integra, con risultati talvolta sorprendenti”. Quello che si mangia è quindi determinante, ma nel modo a cui molti pensiamo: fare sacrifici e rinunce continue non è una soluzione efficace. È sempre fondamentale che il fabbisogno di un atleta possa essere soddisfatto. Chi fa più attività fisica, dovrà infatti garantire al corpo anche una maggiore quantità di calorie, così da compensare quanto perso quando si decide di correre o camminare.
Qualora non si faccia questo, non si realizza un dimagrimento, ma un deperimento, che è tutt’altro che salutare. Si noterà così una perdita della massa magra e un calo metabolico, a quel punto anche le prestazioni saranno inferiori alle aspettative. Non è detto però che pur bilanciando i due aspetti si riesca a perdere chili come si vorrebbe. Se si vuole bruciare il grasso in eccesso è necessairio incrementare il carico sportivo, operazione da effettuare aumentando le calorie sane che vengono assunte. Per farlo è determinante cosa si decide di mangiare, sottovalutarlo può essere un grave errore.
Il medico ha provato così a indicare quali possono essere i cibi che possono essere ideali in queste situazioni. “Sono utili cibi sani ma calorici come le noci, le uova, le farine integrali, i latticini. Più alta è “forza dimagrante” più rapido il dimagrimento, anche per quegli atleti che corrono, ma non dimagriscono mai.”
Correre e camminare fanno comunque dimagrire, ma molto dipende dal modo in cui lo si fa. Questo accade se il dispendio calorico il dispendio calorico giornaliero totale è maggiore dell’introito calorico (quello che si assume mangiando). L’ideale sarebbe impostare un leggero deficit calorico di 200-500 calorie al giorno e cercare di fare più movimento in maniera graduale, senza spaventarsi di eventuali fluttuazioni di peso, che possono essere normali.
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