Nel panettone sono presenti i canditi, ingrediente che piace a pochi, ma che svolge una funzione ben precisa nel dolce tipico del periodo natalizio.
Calendario alla mano, il Natale non è poi così lontano, per questo già adesso sono in tanti a non vedere l’ora che ci si possa avvicinare a una delle feste più importanti dell’anno, amata non solo dai più piccoli. L’atmosfera che si respira è magica, già questa è considerata una delle fasi più belle, in attesa del grande giorno, in cui sarà possibile anche lasciarsi andare un po’ più del previsto a tavola. Tra i dolci che non potranno certamente mancare c’è il panettone, che ha origine milanese ma che viene gustato in tutta Italia.
In origine aveva un aspetto differente rispetto a quello attuale, era infatti basso e senza lieviti e grassi come lo vediamo oggi, l’idea di renderlo alto, lievitato e a forma di fungo è venuta ad Angelo Motta, negli anni ’20 del Novecento, con un color biscotto. Se la ricetta è venuta bene, al taglio dovrebbe essere morbido, di colore giallo all’interno e con un’alveolatura omogenea e allungata, senza che si stacchi in piccoli pezzi allungati. Farne a meno per alcuni è impossibile, anche se non tutti amano ogni ingrediente presente.
Le ultime indagini effettuate dalla Doxa spiegano chiaramente come gli italiani siano legati al panettone, addirittura il 60% degli intervistati non è disposto a rinunciarci. Pensare a un Natale senza questo dolce caratteristico sembra essere impossibile. Molti lo considerano adatto anche come regalo da portare ad amici e parenti, anche se nell’ultimo periodo è evidente una tendenza importante, tanti stanno preferendo le versioni artigianali preparate dai pasticceri, rispetto a quelle industriali presenti al supermercato.
C’è però un ingrediente che è imprescindibile se si vuole realizzare il prodotto secondo la ricetta originaria, ma che spesso è gradito da pochi, al punto tale da scartarlo quando si sta mangiando una fetta. Il riferimento è ai canditi, che devono avere caratteristiche ben precise. È fondamentale non contengano anidride solforosa perché questa può condizionare odore e sapore. In genere dovrebbe infatti essere scuro con un’aroma ricca.
È altrettanto importante che la loro forma sia omogenea, preferibilmente a cubo, senza coloranti e altri additivi. La morbidezza non deve mancare, anche se inizialmente dovrebbe risultare leggermente difficile masticarlo per poi sciogliersi in modo naturale in bocca. Non può che essere fondamentale riuscire a percepire il frutto, se questo non accade significa che la quantità di frutto inserita è eccessiva.
Anche chi non li ama dovrebbe sapere quanto questi svolgano un ruolo importante per la buona riuscita del panettone. I canditi sono quindi utili per renderlo più saporito, ma hanno anche un ruolo che non tutti conoscono a livello tecnico. Sono infatti indispensabili per mantenerlo umido, così da permettere possa durare di più, senza perdere in consistenza.
Non a caso, soprattutto in Lombardia sono in tanti ad avere l’usanza di conservarlo fino al 3 febbraio, giorno in cui si festeggia San Biagio, giorno in cui è tradizione mangiarne un pezzo benedetto, a condizione che sia avanzato da Natale. Questo secondo le credenze dei cattolici servirebbe a proteggersi dai malanni e in modo particolare a evitare il mal di gola, Non si dovrebbe quindi acquistarne uno per l’occasione.
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