Semaforo rosso, un gesto quotidiano e comune a tutti, ma da non fare assolutamente. Si rischiano sanzioni pesantissime.
Le norme della circolazione stanno per essere modificate con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada (CdS). A breve il Parlamento darà il via libera finale e la riforma diventerà legge a tutti gli effetti. L’arrivo è atteso per dicembre di quest’anno o al più a gennaio del 2025.
L’attenzione della riforma è ricolta a ridurre le occasioni di sinistro, soprattutto nei contesti e negli ambienti dove sono più frequenti. In ambito sanzionatorio si annunciano degli inasprimenti severi e da tenere in considerazione. Una delle novità riguarda l’arresto del mezzo al semaforo rosso, da non confondere con la fermata e la sosta assolutamente vietate in prossimità di un semaforo.
L’arresto di un veicolo al semaforo rosso è un’interruzione della marcia dovuta alle esigenze della circolazione e non alla volontà del conducente. Tanto è vero che non può abbandonare il mezzo, considerando la durata limitata dell’arresto stesso.
Ma non è certamente l’unica limitazione per i conducenti fermi al semaforo. La Corte di Cassazione ha ribadito il divieto, in qualsiasi situazione alla guida, dell’uso del cellulare, anche durante l’arresto del veicolo al semaforo rosso. Quindi approfittare dell’attesa per lo scatto del semaforo per dare un’occhiata la proprio smartphone è assolutamente vietato da Codice.
L’articolo 173 del CdS vieta in ogni circostanza l’uso del cellulare durante la circolazione, a meno che non siano utilizzati vivavoce o auricolari. Unica eccezione le forze dell’ordine in servizio. Inoltre auricolare e vivavoce non devono avere la necessità dell’uso delle mani per funzionare. Per i giudici non è ragionevole pensare che l’automobilista possa utilizzare lo smartphone proprio in un momento in cui è necessaria la massima attenzione, nelle vicinanze di un incrocio anche se il mezzo è fermo momentaneamente.
Chi viene colto a usare lo smartphone al semaforo rosso senza auricolare o vivavoce, con la nuova riforma del Codice, avrà una multa estremamente salate. Le sanzioni sono infatti incrementate e variano da 422 a 1.697 euro per la prima multa. In precedenza la sanzione massima era di 646 euro. C’è poi il pericolo di sospensione della patente di guida per 7 giorni e la decurtazione di ben 5 punti dalla patente.
Ma non solo, in caso di recidiva, entro due anni dalla prima infrazione la multa può arrivare fino a 2.588 euro, con sospensione della patente fino a tre mesi e taglio di 10 punti dalla patente. Questa norme valgono anche per chi usa qualsiasi altro dispositivo che possa distrarlo dalla guida come tablet, notebook e così via. Quindi attenzione con i cellulare alla guida si rischia grosso, meglio usare un paio di cuffiette.
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