Non verranno messi in campo nuovi aiuti dal Governo, nessun bonus in arrivo. Ecco però il maxi-rimborso sulle bollette, cifre da capogiro.
Non tutti lo sanno ma in alcuni casi e situazioni particolari può essere richiesto un maxi-rimborso al fornitore di energia elettrica, con importi che possono variare da trecento a cinquemila euro – a seconda dell’episodio contestato. Per quanto riguarda Enel, Eni Gas e Luce, A2A e ACEA è a disposizione un Numero Verde da contattare, reperibile sui rispettivi portali. Non c’è neanche bisogno di dirlo ma l’indennizzo potrà essere erogato solo per disservizi specifici, illustrati negli accordi contrattuali con il cliente.
La procedura, comunque, è abbastanza semplice per quest’ultimo. Dovrà inviare un reclamo in forma scritta, via fax, per posta raccomandata oppure, più comodamente, per e-mail; chi riceverà la contestazione invece sarà tenuto a giustificare il disservizio oppure a rimborsare l’importo stabilito nei dettagli del contratto di fornitura elettrica. In alcuni casi i pagamenti vengono effettuati in automatico, più spesso però la cifra viene detratta dalla prima bolletta successiva all’inoltro della richiesta.
Bollette, si può chiedere il rimborso per interruzione di energia
In caso di interruzione di energia prolungata, che si protragga per oltre otto ore consecutive, potrà essere richiesto dal cliente un risarcimento direttamente in bolletta. Ovviamente l’importo dell’indennizzo cambia a seconda dell’entità del disservizio e del relativo preavviso concesso dal fornitore di energia. Ad esempio, se questo è stato comunicato per tempo, l’erogazione minima automatica è di 30 euro – considerando un tempo massimo di ripristino di otto ore, per l’appunto.
Diverso lo scenario in cui non sia stato fornito alcun preavviso, perché entrerà in gioco anche il numero di abitanti della città o del Paese coinvolto. Il tempo massimo di ripristino, infatti, varia in base alle dimensioni della popolazione: per una zona che conti da 5mila a cinquantamila persone sarà di dodici ore, per una che ne conti meno di cinquemila è di sedici.
L’indennizzo automatico in entrambi i casi è di 30 euro ma per società come l’ARERA, ad esempio, sono previsti fino a 300 euro per le famiglie e addirittura 6mila euro per le imprese – da accreditare in bolletta tramite una detrazione forfettaria. Per quanto riguarda le altre compagnie di distribuzione, la specifiche dei rimborsi sono molto simili e l’entità degli stessi è legata alle ore trascorse dal cliente senza corrente (per interruzione con preavviso, senza preavviso o blackout).