Le pensioni minime avranno un importo più alto nel 2025. Scopriamo a quanto ammonterà l’incremento e a chi sarà destinato.
Novità nella Legge di Bilancio 2025 ora al vaglio della Camera. Si prevedono aumenti per le pensioni minime rivolte a chi ha basso reddito ma si tratterà di un incremento significativo o sarà un’ennesima beffa?
Siamo una nazione in cui si rende necessario l’aiuto del Governo su più fronti per non far finire una grande fetta della popolazione al di sotto della soglia di povertà. Siamo una nazione in cui dopo anni di lavoro si potrebbe percepire un assegno pensionistico insufficiente per vivere serenamente e dignitosamente. In Italia servono le pensioni minime come tutela economica di milioni di cittadini che si sono trovati nell’impossibilità di accumulare una contribuzione tale da permettersi una pensione sufficiente per affrontare le spese e godersi il meritato riposo.
Considerando il continuo crescente aumento del costo della vita, le pensioni minime sono state ritoccate negli anni per un adeguamento indispensabile per contenere l’inflazione. Il fine è sostenere le famiglie con reddito basso in un contesto instabile ma le risorse del Governo non sono infinite né alte. Gli aiuti, dunque, sono ponderati e soprattutto da spartire perché molti altri sono gli interventi di cui necessitano i cittadini. Questa “spartizione” è stata compiuta, la Legge di Bilancio ha già ottenuto le prime approvazioni e ora la Camera sta valutando i 144 articoli.
Di quanto aumenteranno le pensioni minime nel 2025
Essendo ancora in fase di approvazione definitiva, gli interventi contenuti nella Legge di Bilancio oggi noti potrebbero subire modifiche da qui fino alla pubblicazione ufficiale prevista per fine dicembre. Una precisazione importante perché ciò che è stato reso noto per le pensioni minime potrebbe risultare errato in caso di novità dell’ultimo momento.
Sappiamo che la Manovra 2025 prevede un adeguamento per compensare gli effetti dell’inflazione in relazione alle pensioni minime. Nel 2024 il trattamento ha un valore di 598,61 euro. Nel 2025 dovremo considerare un primo aumento dell’1% per l’adeguamento all’inflazione che porterà la pensione minima a 604,6 euro. Questo è certo così come dovrebbe essere ormai assodato l’ulteriore incremento del 2,7% prorogato in Manovra.
Ecco che si arriverebbe a 620,92 euro. Poco più di venti euro in aggiunta, dunque, sulle pensioni minimi 2025 ma chi potrà ottenere tale somma? I beneficiari saranno circa 1,8 milioni di pensionati vulnerabili, persone con una scarsa sicurezza economica che percepiscono trattamenti troppo bassi per una vita dignitosa e rischiano l’isolamento sociale. La rivalutazione farà aumentare, anche se di poco, l’importo percepito con la speranza che nel corso degli anni si possa arrivare alle famose pensioni minime a mille euro.
Tutto dipenderà dalla sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e per come è messo oggi pensare ad aumenti significativi sembra un’utopia. Già c’è il rischio che tra qualche decennio non ci siano le risorse per pagare le pensioni in generale considerando l’inverno demografico e l’invecchiamento della popolazione. Un problema serio per la previdenza che richiederà al Governo di compiere le giuste valutazioni su più fronti. Il futuro, dunque, è piuttosto incerto. Il presente, invece, vede questi aumenti minimi sulle pensioni del 2025.