Assegno di Inclusione (AdI), in arrivo la sospensione nel prossimo anno per queste famiglie. Le indicazioni dell’INPS.
Per l’Assegno di Inclusione (AdI) si concluderà a dicembre il primo anno di erogazione alle famiglie beneficiarie. Questa misura insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) ha preso parzialmente il posto del Reddito di Cittadinanza, riprova ne è il netto calo dei beneficiari complessivi.
La prestazione è indirizzata a famiglie al cui interno siano presenti componenti che fanno parte di una di queste categorie: anziani con almeno 60 anni di età, minori di anni 18, disabili e soggetti fragili in condizioni di svantaggio seguiti dai servizi sociali. Per le famiglie beneficiarie che seguono i percorsi di reinserimento lavorativo e sociali previsti e a cui si impegnano di partecipare è previsto un contributo economico di integrazione al reddito per 18 mesi, rinnovabile per altri 12.
Assegno di Inclusione, il prossimo anno erogazione ridotta
Come detto, la norma prevede una durata di 18 mesi per la prestazione, rispettando tutti i passaggi di reinserimento nel mondo occupazionale, indicati dalla legge. Al termine dei 18 mesi, se in ancora in possesso dei requisiti previsti, è comunque possibile presentare domanda di rinnovo per un altro periodo della durata di 12 mesi.
Se si conservano i requisiti e si rispettano gli obblighi imposti dalla normativa in vigore, non vi sono limiti per i rinnovi di 12 mesi. Occorre ricordare però che la nuova domanda va presentata solo il mese successivo a quello in cui arriva l’ultimo accredito. Così facendo tra un periodo e l’altro di fruizione dell’Assegno di Inclusione si ha un mese di sospensione, come prescritto dalla legge.
Quindi è importante sapere che tra un periodo e l’altro di fruizione dell’AdI deve esserci una sospensione di un mese. Ciò comporta una riduzione delle mensilità all’anno a partire proprio dal 2025. Per esempio chi ha percepito il contributo a partire dal gennaio 2024, fruirà della prestazione fino a giugno 2025. Dopodiché è prevista una sospensione e una nuova domanda nel mese di luglio e la ripresa da agosto 2025.
In questo modo le mensilità accreditate sulla carta nel corso del 2025 saranno soltanto 11, per le famiglie prese come esempio. La sospensione naturalmente vale per tutte le famiglie beneficiarie dell’AdI. Per cui, chi ha presentato domanda nel febbraio 2024, riceverà l’ultima erogazione nel mese di luglio 2025, cui seguirà una sospensione e una nuova domanda ad agosto con la ripresa della fruizione a settembre del 2025.
Anche per queste queste famiglie ciò significa una riduzione nel corso del 2025 a sole 11 mensilità di AdI. È un meccanismo del quale tener conto se non si vuole restare senza entrate nel mese in cui l’accredito è sospeso.