Cartelle esattoriali, questi debiti non passano ai figli: la legge lo vieta

Cartelle esattoriali, alcuni debiti non sono trasmessi con l’eredità. Scopriamo quando non gli eredi non rispondono dei carichi del defunto.

Con la morte di una persona cara oltre al lutto e all’impatto emotivo ella perdita, ci sono numerosi e importanti passaggi amministrativi e fiscali da affrontare. Si tratta di passi che non possono essere dimenticati e vanno effettuati appena possibile per evitare successivi problemi.

donna preoccupata legge
Cartelle esattoriali, questi debiti non passano ai figli: la legge lo vieta – giurisprudenzaunisannio.it

Basta pensare alla dichiarazione di successione che i superstiti dello scomparso devono inviare all’Agenzia delle Entrate. Ma c’è un altro aspetto che va tenuta bene a mente. Insieme al patrimonio e ai beni posseduti, gli eredi si trovano a fare i conti con gli eventuali debiti della persona scomparsa. Si tratta di una responsabilità che deriva dalla legge e che bisogna considerare attentamente.

Cartelle esattoriali, quando i debiti non coinvolgono gli eredi

Diciamo immediatamente che quando si accetta un’eredità, e l’accettazione può avvenire in forma esplicita o tacita, si acquisisce il patrimonio della persona defunta, ma inevitabilmente si risponde anche dei debiti e degli oneri contratti dallo scomparso.

consegnare modello casa
Cartelle esattoriali, quando i debiti non coinvolgono gli eredi – giurisprudenzaunisannio.it

Diciamo immediatamente che i debiti fiscali per esempio l’IRPEF, l’IMU o altre imposte locali non pagate dalla persona defunta, comprese quelle presenti nelle cartelle esattoriali non ancora saldate, sono trasmissibili e quindi a carico degli eredi. Stesso discorso per le utenze domestiche o le spese condominiali. Ma occorre fare una precisazione molto importante, perché l’erede diventi responsabile di questi debiti, deve accettare l’eredità stessa.

Infatti nel caso una persona decida di rinunciare all’eredità, non è chiamata a rispondere dei carichi dello scomparso. Quindi conoscere quali sono le pendenze che si ereditano è molto importante per evitare problemi successivamente. Una soluzione è l’accettazione con beneficio di inventario, che consente di rispondere dei debiti eventuali solo entro i limiti del patrimonio ereditano.

Comunque la scelta di non accettare l’eredità, libera i familiari, compresi i figli, di qualsiasi peso verso soggetti terzi. Occorre poi fare un’altra precisazione. Qualora si accettasse l’eredità alcuni debiti non sono trasmissibili e quindi gli eredi non ne rispondono. Nel caso di una cartella esattoriale, gli eredi rispondo per il capitale non versato, per esempio l’IRPEF, ma non per sanzioni e interessi di mora.

Questi voci sono strettamente personali e non si trasmettono agli eredi. Quindi sanzioni amministrative, multe stradali, sanzione tributarie, assegno di mantenimento, debiti di gioco e così via non sono a carico degli eredi e si estinguono o decadono con l’accettazione dell’eredità. Esiste poi una tutela per gli eredi minorenni.

L’accettazione dell’eredità è soggetta a tutela legale e necessita di un’autorizzazione del giudice, per vagliare quale sia la scelta più vantaggiosa per il minore, proteggendolo da effetti economici deleteri.

Gestione cookie