Figli di genitori separati e doppia residenza: attenzione, quando e come è possibile regolarizzare tale posizione.
Una separazione e un conseguente divorzio non sono mai avvenimenti facili nel percorso di vita, ma diventano ancora più complessi e dolorosi laddove vi siano dei figli. Ovviamente, la loro tutela e il loro benessere sono la priorità assoluta e, per tale ragione, laddove non arriva il senso civico può intervenire la legge. Un dubbio che riguarda molti genitori separati è rivolto alla questione residenza: quando questi possono ottenerla doppia e come regolarizzare tale evenienza? Facciamo chiarezza a riguardo e scopriamo anche gli effetti.
Non è difficile comprendere il motivo di tale interrogativo: nella maggior parte dei casi, in seguito ad una separazione, la coppia va a vivere in due case diverse. Ne derivano, poi, una serie di conseguenze che passano dall’affidamento dei figli e, di conseguenza, la loro residenza. Ecco, nel dettaglio, gli elementi da considerare.
Genitori separati e doppia residenza dei figli: come funziona e quando è possibile
Come sappiamo, laddove una separazione risulti consensuale e amichevole, sono i genitori stessi a stabilire a raggiungere l’affidamento condiviso. In quei casi, invece, dove la situazione sia complessa o spinosa, è il giudice ad intervenire su tale elemento. Un punto focale riguarda, ovviamente, la residenza dei figli: sono in molti a chiedersi, infatti, se e quando sia possibile che questi godano di quella doppia, sia presso l’abitazione del genitore collocatario che dell’altro.
Ebbene, partiamo dal presupposto che questo è sì, possibile, ma in un caso specifico: laddove i genitori divorziati in questione abitino in Comuni differenti. Se, quindi, il collocatario e il non collocatario risiedono in due Comuni distinti, i figli potranno beneficiare della doppia residenza. Cosa significa in termini di effetti?
Si tratta di un’agevolazione non da poco, considerando che questi potranno beneficiare di alcune possibilità che riguarderanno entrambi i Comuni. Tenendo conto, infatti, che dovranno trascorrere metà dei giorni dell’anno in entrambi, avranno diritto ad accedere, ad esempio, ad attività dei centri estivi sia del comune di residenza del genitore collocatario che dell’altro.
Al contempo, anche i genitori potranno beneficiare di tale assetto, soprattutto dal punto di vista fiscale. Questo perché, risultando nella residenza di entrambi, i figli figureranno anche nei rispettivi stati di famiglia. Di conseguenza, andranno ad incidere sui rispettivi ISEE che, come sappiamo, sono spesso essenziali per l’accesso ad agevolazioni e benefici.