A quanto ammonta il guadagno di un medico di base? Molti potrebbero non saperlo, la risposta a questa domanda può sorprendere tante persone.
La figura del medico di base è davvero cruciale per tutti, a lui infatti ci si rivolge qualora si dovesse avere un disturbo di qualunque tipo per capirne l’origine e sapere se sia eventualmente necessario fare ulteriori accertamenti. La sua scelta può dipendere da tantissimi fattori, anche se spesso si può contare su un numero limitato di persone disponibili, sulla base di chi è stato assegnato alla zona in cui si vive.
È comunque importante riuscire a instaurare un rapporto di fiducia, in modo tale da che possa risultare semplice rivolgersi a lui/lei anche per eventuali problemi che possono essere fonte di imbarazzo con qualcuno che si conosce poco. In genere, salvo eventuali trasferimenti, può supportarci per diversi anni e diventare quasi uno di famiglia, anche se tanti potrebbero risultare sorpresi non appena scopriranno a quanto ammontano i suoi guadagni mensili.
I guadagni di un medico di base: mistero svelato
Si tende spesso a sottovalutare la figura di un medico di base, arrivando a pensare sia meglio rivolgersi a uno specialista quando si hanno problemi di dubbia natura, credendo che non abbia la giusta competenza per fare una diagnosi. In realtà, non è ovviamente così, si tratta infatti di qualcuno che ha conoscenza che riguardano ogni ambito, che non dovrebbe essere considerato solo come qualcuno che ci può fare una ricetta per un medicinale di cui abbiamo bisogno.
Anzi, chi riesce a stabilire un buon rapporto lo considera un vero punto di riferimento per la propria storia clinica, che sa bene quali siano i bisogni dei suoi pazienti, che sa consigliare al meglio. In virtù di questo quadro è naturale chiedersi a quanto ammonti il suo stipendio, questa è un’altra delle professioni che in Italia tende a essere sottostimata in termini di stipendio oppure no?
Stabilirlo a priori non è semplice, è necessario infatti tendere presenti tre diversi fattori, che portano alla cifra finale. Tutto dipende infatti da anni di esperienza, numeri di assistiti, eventuali indennità per la reperibilità notturna. Paradossalmente, essere scelto da un numero elevato di persone può risultare impegnativo, ma è certamente dimostrazione della fiducia che le persone hanno nei suoi confronti (anche il passaparola conta) e consente di percepire una cifra più elevata.
Non sovraccaricare il carico di lavoro risulta comunque importante, così da garantire a tutti la giusta attenzione, per questo si è deciso di introdurre un tetto massimo al numero di assistiti, che è pari a 1.500. A volte però possono esserci alcune eccezioni a seconda delle esigenze del territorio. Una volta arrivato al numero massimo, il medico di base si trasforma in “medico massimalista”, chi lo desidera potrebbe chiedere di essere inserito tra i suoi pazienti, l’ok può però arrivare dal personale dell’Ufficio di Scelta e Revoca dell’ASST competente.
Il compenso per ogni assistito dipende però dal numero di assistiti, in genere chi arriva a 500 pazienti riceverà un salario pari a circa 70 euro l’uno. Chi ne ha di più, invece, prenderà una cifra inferiore, intorno ai 35 euro per paziente. Un medico di base che ha
Anche gli anni di esperienza, come detto, influenzano l’importo finale. In questo caso sono possibili tre variazioni:
- un medico con meno di 3 anni di esperienza, guadagna circa 71.500 euro lordi all’anno;
- un medico che ha maturato tra i 10 e i 20 anni di esperienza, guadagna circa 123.000 euro lordi all’anno;
- un medico con un’esperienza di oltre 20 anni, può guadagnare oltre i 160.000 euro annui lordi l’anno.
Un dottore può percepire anche dei guadagni extra se si verificano alcune condizioni:
- somministrazione di vaccini e tamponi;
- assistenza agli over 75; .
Queste non sono però considerati importi “puliti”, anche un medico di base deve mettere in conto delle spese da sostenere. Il riferimento è a diversi aspetti necessari per il mantenimento dell’attività, ovvero:
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- imposta sul reddito;