Termosifoni in ghisa, alluminio o acciaio, quale sarebbe la scelta migliore? I risultati sono diversi, anche nell’importo in bolletta.
In inverno, ma anche in gran parte dell’autunno e della primavera, non si può prescindere dal riscaldamento in casa, per questo è importante scegliere come poter ottenere l’effetto che si desidera. Le alternative non mancano, a volte si può propendere anche per due diversi sistemi, così da utilizzarli in contemporanea quando il freddo è pungente, anche se sono davvero in pochi a rinunciare ai caloriferi.
La loro presenza risale a diversi decenni fa nelle abitazioni, ma è tutt’altro che raro ritrovarli anche negli edifici di recente costruzione, soprattutto perché sono in tanti ad amare l’idea di mettersi vicino e poter avvertire il calore che emanano. Anche in questo ambito, però, le opzioni non sono tutte uguali, esistono infatti termosifoni in ghisa, alluminio o acciaio, che possono garantire effetti differenti a seconda delle esigenze.
I caloriferi non sono tutti uguali, a fare la differenza non sono solo le loro dimensioni, che possono quindi incidere sulla quantità di calore presente in stanza, ma anche il matariale di cui sono composti. Non si dovrebbe mai sottovalutare questo aspetto, che può avere effetti importanti sull’ambiente che si andrà a ricreare.
In fase di installazione siamo chiamati a valutare se sia meglio avere termosifoni in ghisa, alluminio o acciaio, il tipo di prestazioni che si desiderano ottenere nella maggior parte dei casi è l’aspetto che influenza la decisione finale. Quelli che hanno ormai diversi anni di vita alle spalle sono in genere in ghisa, mentre i più recenti sono invece in alluminio o acciaio. I primi sono in genere più adatti per chi trascorre maggiore tempo tra le mura domestiche e sono più pesanti, per questo è raro trovarli in un’abitazione che è stata costruita più recentemente.
Quelli in acciaio, invece, sono più leggeri e si scaldano in maniera piuttosto veloce, per questo possono rivelarsi una soluzione adatta a chi varca la porta di ingresso e vorrebbe trovare subito o quas un ambiente caldo. Anzi, se questo vengono abbinati a un termostato smart, regolabile da remoto, è possibile impostare l’accensione quando si è ancora fuori. Anche quando si spengono sono in grado di mantenersi caldi ancora per qualche tempo, mantenendo nella stanza un tepore che molti potrebbero amare. Sono però relativamente costosi e in genere non vengono considerati ideali per le stanze piuttosto ampie.
Chi dovesse prediligere quelli in alluminio potrebbe notare la loro inerzia termica più bassa rispetto all’acciaio, mentre a livello di prestazioni non presentano grandi differenze. Nella maggior parte dei casi possono essere ritenuti congeniali per le stanze più piccole, soprattutto perchè si raffreddano più rapidamente dei radiatori in acciaio. Montarli è inoltre relativamente facile, oltre ad avere un costo inferiore. Da sottolineare inoltre la loro capacità di garantire un risparmio energetico superiore rispetto agli altri due, aspetto che di questi tempi non può che essere rilevante.
C’è chi attualmente sta pensando di sostituire i caloriferi in ghisa con una delle altre due versioni, questa può essere una soluzione da prendere in considerazione nonostante l’investimento iniziale richiesto. Con le caldaie più moderne, ad esempio, possono essere preferibili quelli in acciaio, questi consumano meno e riscaldano più in posti di medie dimensioni, grazie alla resistenza elevata e ad una media inerzia termica.
In caso di dubbi è comunque sempre raccomandabile consultare un professionista, che potrà dare i consigli migliori sulla base delle varie esigenze indicate.
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