Moltissime persone hanno dei buoni fruttiferi postali, ma non tutti sanno come fare per controllare il valore quanto è cambiato nel corso del tempo. Ecco che cosa sapere a riguardo.
I buoni fruttiferi postali sono un prodotto estremamente diffuso, ovviamente, in tutto il Paese per motivi che non sono difficili da intuire. Si tratta, infatti, di una soluzione che dà dei risultati che vengono garantiti dall’istituto in questione, con un margine di rischio rispetto all’investimento davvero molto basso. Così come non sempre risultano essere particolarmente allettanti, per così dire, i tassi di interesse. Può capitare, però, che delle persone ne abbiano uno o di più ma che non sappiano come controllare quanto è cambiato il valore.
I tassi di interesse, come è facilmente intuibile, pur essendo fissi, hanno una incisività che cambia ed aumenta con l’aumentare del capitale investito. La percentuale resta la stessa, ma come valore assoluto c’è una crescita differente se investo poco o se investo di più. In tal senso, però, andiamo a vedere cosa si può fare per valutare la crescita che c’è stata per il nostro buono fruttifero. Si tratta di una procedura davvero molto semplice.
In molti casi, soprattutto nel momento in cui trascorre parecchio tempo dal momento in cui si sottoscrive un buono, diventa difficile fare una stima di quanto sia cresciuto nel tempo l’importo che è stato investito. In tal senso, però, c’è una soluzione tanto semplice quanto pratica per avere il quadro della situazione definito davanti a te. Si tratta di uno strumento che è presente sul sito di Poste Italiane, nella sezione “Buoni e libretti“.
Andando nella sezione “Risparmiare con i buoni“, si troverà la voce “Vorrei conoscere il valore del mio buono“. In questo caso ci saranno diverse voci da compilare, a partire dalla data in cui il suddetto buono è stato creato, andando poi a specificare l’importo investito, la valuta, la tipologia di buono e la data di rimborso indicata. Cliccando poi sul pulsante “calcola” ti sarà fornita una tabella nella quale saranno citate tutte le voci di riferimento. A partire dal capitale adesso contenuto in quel buono fino ad arrivare alle ritenute di natura fiscale.
Per quanto in molti possano, magari sottovalutare, questo processo, in realtà garantisce diversi aspetti positivi. A partire dal fatto che, ovviamente, si ha la piena contezza di quanto si ha a disposizione. In modo che, nel momento in cui decidiamo di riscattarli, sappiamo a che cosa andiamo incontro con esattezza.
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