Dobbiamo tutelare la nostra privacy e impedire allo smartphone di ascoltarci sempre, anche da spento. Basta compiere un’operazione.
Se avete l’impressione che il vostro telefoni vi ascolti non state diventando pazzi, è la realtà. Siamo costantemente ascoltati nelle nostre conversazioni, vediamo come porre fine a questa invadenza.
Cos’è ma soprattutto dov’è la privacy ai nostri giorni? Siamo noi i primi a darle un calcio quando mettiamo la nostra vita privata alla mercè di tutti sui social. E poi ci lamentiamo per le telecamere sparse in giro per la città! Ben vengano considerando la violenza che sta dilagando nella nostra nazione, con le strade delle città che diventano palcoscenico di scene da Far West e ragazzini sempre più coinvolti in azioni terribili. Intorno al tema privacy, dunque, vertono così tante considerazioni che è impossibile riuscire a comprende oggi come trattare la tematica.
Nessuno vuole un Grande Fratello che ci spii continuamente e controlli i nostri movimenti e le nostre azioni eppure molte persone diventano il Grande Fratello di sé stesse. Si cerca l’approvazione dell’altro spiattellando la propria immagine sui social o, per la precisione, l’immagine che si vuole dare agli altri di sé. Forse questo è il motivo di tanto sdegno quando si sente la propria privacy violata perché, ad esempio, lo smartphone ci ascolta. In questo caso non siamo noi a decidere cosa far sentire o mostrare. Potrebbe venir fuori ciò che siamo veramente e non a tutti farebbe piacere.
Il giorno dopo una conversazione con le amiche esce fuori sullo smartphone la pubblicità inerente l’argomento della chiacchierata. Una coincidenza? Assolutamente no. Il device è in ascolto sempre anche se non registra la voce bensì parole o frasi che considera chiave e a cui associa un’informazione considerata pertinente e a noi funzionale. Succede anche quando parlando diciamo qualcosa di simile a “Ehi Google” oppure “Ehi Siri”. Subito l’assistente si attiva e ci fa comprendere che era li, ad ascoltarci pronto per soddisfare una nostra richiesta.
Queste situazioni possono far innervosire ma sono risolvibili, almeno per quanto riguarda gli assistenti vocali. Innanzitutto chiariamo che solo quando l’assistente sarà attivo perché interpellato recepirà quanto detto avendo attiva la cronologia dell’attività Web e app di Google. Nello specifico verranno registrate le parole dette per le richieste più qualche parola dei secondi immediatamente precedenti. I dati raccolti servono a Google per fornire una migliore esperienza, per comprendere meglio la pronuncia e imparare a riconoscere il suono della voce.
Se non volete che ciò accada basterà andare su “Impostazioni” e selezionare “Google” per poi cliccare su “Impostazioni relative alle app Google”. Spingete il bottone “Ricerca, assistente e funzioni vocali” e selezionate “Voce”. Poi cliccate “Voice Match” e disattivate “Hey Google”. L’assistente vocale, così, non sarà più in ascolto. Se invece di “Voce” selezionate “Assistente Google” e poi “Schermata di blocco” potete disattivare “Risposte dell’assistente nella schermata di blocco”. Infine, potete anche disattivare il microfono Android tramite “Impostazioni” e “App” cliccando su “Mostra tutte le app” e scorrendo fino a “Google” per poi cliccare “Autorizzazioni” e “Microfono” spingendo “Non consentire”.
In Italia voli da record: il primato è davvero clamoroso, svelate le motivazioni Se pensi…
La friggitrice ad aria è sempre più comune nelle nostre cucine: ecco cinque ricette curiose…
Quante volte hai temuto (o ti è successo davvero) che lo schermo del tuo telefono…
C'è una tassa da pagare a novembre che sta togliendo il sonno ai titolari di…
L'Italia può reintrodurre la centrale nucleare: l'idea del Governo e l'annuncio della premier Giorgia Meloni…
L'Italia potrebbe tornare al nucleare: arriva l'annuncio, le parole della premier Giorgia Meloni e l'idea…