Esiste una cadenza ben precisa per lavare gli asciugamani, secondo le indicazioni dei microbiologi, ne va della nostra salute.
L’igiene non dovrebbe mai essere trascurata, rappresenta il primo strumento per poter essere in salute, anche se spesso tendiamo a sottovalutarlo. È proprio per questo che non si dovrebbe mai dimenticare di fare spesso un’azione semplice, ma cruciale, il lavaggio delle mani, attraverso cui possiamo diffondere in modo semplice e inavvertitamente i microbi (come abbiamo sentito a più riprese durante la pandemia). Per fare in modo che questo sia davvero efficace è però altrettanto fondamentale che gli asciugamani siano puliti, in caso contrario tutto sarà inevitabilmente vano.
Semplicemente utilizzandoli, infatti, c’è il rischio che la nostra pelle possa essere raggiunta da germi e batteri, proprio per questo è più che determinante cambiarli con regolarità. Ma quale sarebbe la frequenza con cui lavarli? La risposta a questa domanda è diversa con ogni probabilità da quanto pensano molti, ma i medici su questo aspetto non hanno grossi dubbi.
Cambiare e lavare spesso gli asciugamani è importante: ecco perché
Il bagno risulta essere certamente il locale più intimo della nostra casa, dove raramente facciamo entrare un ospite, a meno che non ne abbia estrema necessità. Questo è il posto deputato alla pulizia, ma proprio per questo non è esclusa la possibilità che all’interno possano esserci delle presenze che possono essere poco gradite, ma che soprattutto non fanno bene al nostro organismo. Il riferimento è a germi e batteri, che si formano attraverso le azioni che noi stessi compiamo, oltre che sul pavimento, dove spesso ne troviamo in enorme quantità, pur essendo invisibili a occhio nudo.
A rendere più grave la situazione contribuisce un aspetto che a volte tende a essere sottovalutato, ovvero l’umidità, che si genera inevitabilmente con l’utilizzo dell’acqua o semplicemente lasciando la biancheria bagnata o utilizzando lo scaldabagno, sfruttato da molti in inverno per avere un ambiente caldo. Non si dovrebbero quindi mai lasciare indumenti come l’accappatoio anche solo umidicci, questo può generare cattivo odore nella stanza e addirittura la muffa sulle pareti, molto meglio metterlo in lavatrice subito.
Altrettanta cautela dovrebbe esserci con gli asciugamani, che dovrebbero essere sostituiti e messi in lavatrice con una cadenza ben precisa, che può variare a seconda del loro utilizzo. Innanzitutto sarebbe consigliabile che ogni persona abbia un set ci asciugamani, sia per l’igiene intima sia per lavare il resto del corpo, così da non creare alcuna contaminazione. Per quanto riguarda invece il ricambio, sarebbe consigliabile farlo un paio di volte a settimana, mentre per gli asciugamani destinati al bidet farlo più spesso sarebbe ancora meglio.
Philip Tierno, microbiologo e professore alla New York University, è stato ancora più chiaro, chi vuole agire in maniera corretta dovrebbe lavare gli asciugamani dopo due o tre usi, non necessariamente quindi tenendo presente il numero di giorni. In seguito all’utilizzo, infatti, si accumulano in modo naturale umidità, cellule morte e oli del corpo, che creano un ambiente favorevole a microrganismi e funghi.
Altrettanto fondamentale è il modo in cui si lavano. È raccomandabile scegliere un detersivo delicato per le fibre e una temperatura non superiore ai 60 gradi, in modo particolare se il capo è colorato. Occhio inoltre a non esagerare con la quantità di ammorbidente, altrimenti si ottiene l’effetto opposto. Quando ci si rende conto di non riuscire più ad asciugarsi come un tempo significa che è venuto il momento di acquistarne di nuovi, ragionamento valido anche quando si nota la formazione di pelucchi o che il tessuto si sta sfilacciando.