Adesso i nipoti maggiorenni possono acquisire la pensione di diritto: la normativa a loro favore per percepire un assegno mensile
Novità da parte dell’Inps. A renderlo noto è l’istituto di previdenza con la circolare n.64/2024. Per la sentenza n.88/2022 della Corte Costituzionale, adesso anche i nipoti maggiorenni potranno richiedere la pensione, proprio come era già legalmente possibile fare per i minorenni.
La concessione ovviamente vede limiti e requisiti specifici per poter ottenere la pensione, che saranno valutati caso per caso tramite documentazione. Le novità non finiscono qui, perché per la Corte, anche tutte le domande precedenti che sono state eventualmente respinte potranno di nuovo essere esaminate su richiesta, a meno che non sia seguita una sentenza che aveva negato il diritto.
I nonni quindi potranno passare la loro pensione non solo ai coniugi e ai figli, ma anche ai nipoti, maggiorenni e minorenni. La legge ha deciso di ampliare la possibilità di ottenere la pensione a tutti quei nipoti che sono rimasti orfani e che non producevano reddito al momento della morte dei nonni.
Ottenere la pensione come nipote orfano, cosa dice la legge
Si parla di nipoti che sono rimasti orfani, che vivevano con i nonni e che al momento della loro morte non avevano lavoro per via dell’inabilità, anche nel caso in cui avessero compiuto 18 anni. L’Inps precisa che, per quanto pronunciato dalla Corte, i nipoti orfani maggiorenni dichiarati inabili al lavoro hanno automaticamente diritto alla pensione ai superstiti nel momento in cui i nonni vengano meno.
Per ricevere il diritto, però, i nipoti dovranno essere a carico di questi ultimi, altrimenti il diritto decadrebbe. Ciò significa che nonni e nipoti vivevano assieme sotto lo stesso nucleo familiare prima del momento del decesso. Per pensione ai superstiti s’intende sia la pensione di reversibilità sia della pensione indiretta che si attiva quando si ha maturato almeno 15 anni di contributi oppure 5 anni di contributi di cui almeno 3 nei cinque anni antecedenti la data del decesso.
Ricapitolando i requisiti si parla quindi di non autosufficienza economica, quindi il reddito del superstite non deve superare l’importo del trattamento minimo della pensione maggiorato del 30%. In caso di superstite inabile coniugato devono essere anche valutati gli eventuali redditi del coniuge.
La convivenza con il defunto al momento della morte, e la documentazione relativa alla possibilità di poter dimostrare ciò. Il mantenimento deve essere inteso come abituale: ovvero il superstite deve dimostrare che la pensione dei nonni era un’entrata principale per il mantenimento del nucleo familiare.