È bene segnare in rosso la data dell’8 dicembre, è in quella giornata tutti gli italiani si troveranno a fare qualcosa a cui tengono in tanti, ecco cosa.
La fine dell’anno è ormai a un passo, questo periodo porterà inevitabilmente alcuni a fare un bilancio personale di quanto fatto e non fatto fino ad ora, sia a livello personale sia lavorativo. Un momento come questo può rivelarsi critico per molti, soprattutto perché non tutti potranno avere pensieri soddisfacenti, sperando che però possa esserci un’inversione di marcia dal 2025.
Si avvicina però anche una data davvero particolare come quella dell’8 dicembre, forse l’unica occasione nell’arco dei dodici mesi in cui si farà qualcosa di comune a tutti, anche se forse sembra difficile rendersene conto.Sarà davvero difficile qualcuno, anticonformisti compresi, che non si metterà all’opera nel corso di questa giornata, facilitati anche dal calendario, visto che quest’anno cade di domenica. I più sbadati non devono quindi che armarsi di un’agenda e non farsi trovare impreparati, certamente l’emozione che si avvertirà sarà particolare.
L’8 dicembre sta per arrivare: ricordati di fare questo
Ma quale sarà l’azione che coinvolgerà tutti gli italiani l’8 dicembre e che tutti, smemorati compresi, dovremmo ricordarci di fare? Il riferimento è alla preparazione dell’albero di Natale, momento che spesso raduna tutti i componenti della famiglia, che iniziano così ad avvertire l’atmosfera magica tipica del periodo in arrivo. L’unica eccezione è rappresentata dai milanesi, che lo fanno invece il giorno prima, il 7 dicembre, in cui si festeggia Sant’Ambrogio, patrono della città, giornata per loro festiva (quest’anno sarà di sabato).
In genere è piacevole farlo insieme ai bambini, che sono tra i più coinvolti da questa fase e già non vedono l’ora di poter scartare tutti i regali che saranno poi posizionati qui. La scelta di fare l’albero di Natale l’8 dicembre non è casuale ed è di derivazione cristiana: si festeggia il concepimento di Gesù con l’annuncio dato a Maria dall’arcangelo Gabriele, per questo si iniziano i preparativi per la sua nascita, che i cristiani festeggiano il 25 dicembre. Tantissimi, soprattutto i credenti, approfittano di questa occasione anche per fare il presepe, che è un po’ la rappresentazione di quello che avverrà a Natale.
La tradizione dell’albero di Natale è in realtà antichissima, le sue origini risalgono a rituali pagani legati al solstizio d’inverno. Successivamente i Romani sono stati tra i primi a voler addobbare in questo periodo la propria casa con una serie di rami sempreverdi, scelti per scacciare gli spiriti maligni e simboleggiare la vita durante i lunghi mesi invernali, soprattutto durante la festa dei Saturnali (periodo dell’età imperiale che va dal 17 al 23 dicembre). È però nel Medioevo che si è iniziato però a compiere qualcosa che è quasi simile a quello che per noi è diventato imprescindibile.
Non saranno però in pochi quelli che con ogni probabilità non attenderanno l’8 dicembre per ornare le stanze di casa. Chi ritiene queste feste il periodo più magico dell’anno inizia addirittura a “mettersi al lavoro” già nel mese di novembre. Gli psicologi ritengono che questo modo di agire sia da collegare a quanto vissuto nel corso dell’infanzia, fase della vita in cui si è particolarmente spensierati, per questo si può avvertire la frenesia di vivere appieno questa fase, pensando possa scacciare anche qualche malumore di troppo.
Anzi, questo farebbe bene anche al nostro corpo, rafforzando il sistema immunitario, riducendo quindi la possibilità di ammalarsi. Non è difficile individuarne il motivo: quando ci si sente felici si rilasciano endorfine, dopamina e serotonina nel cervello, conosciuti come “gli ormoni della felicità”. Questi vengono ritenuti degli “anelgesici naturali” perché hanno il potere di migliorare la memoria, ridurre la depressione e fare stare meglio e con più energia.