Per i pensionati INPS il mese di novembre comporta un appuntamento particolare, che cosa controllare con attenzione.
I pagamenti mensili delle pensioni INPS sono in corso proprio in questi primi giorni di novembre. Le modalità sono sempre le medesime: pagamento via bonifico il primo giorno bancabile per quanti hanno indicato conti correnti postali e bancari o in contanti, presso gli uffici postali, seguendo il calendario predisposto da Poste italiane.
A questo proposito è importante ricordare come i pagamenti in contanti sono consentiti esclusivamente per trattamenti fino ai 1.000 euro. In caso contrario il titolare della prestazione deve indicare all’INPS il rapporto finanziario dove vuole ricevere il bonifico. Tutte queste informazioni sono contenute, tra l’altro nel cedolino del pensionato, consultabile il portale online dell’Istituto di previdenza sociale. Proprio controllando il cedolino emerge un altro punto da non dimenticare assolutamente.
Tra le varie informazioni presenti sul cedolino ve ne sono alcune di carattere fiscale da tenere bene in considerazione. Si tratta delle trattenute fiscali che coinvolgono il conguaglio di fine anno 2023, le addizionali comunali e regionali e la tassazione 2024.
Come noto alla fine dell’anno si effettua il ricalcolo a consuntivo delle ritenute fiscali applicate nel corso dell’anno di imposta, sulla base delle prestazioni pensionistiche versate dall’Istituto di previdenza sociale. Questo discorso vale naturalmente anche per il 2023. Qualora quanto applicato ogni mese risulti inferiore a quanto effettivamente dovuto su base annua, l’INPS recupera i suoi crediti sulle pensioni di gennaio e febbraio (per il 2023, sulle rate dei primi due mesi del 2024).
Il debito è trattenuto fino al totale della rata di pensione mensile. Se le rate di gennaio e febbraio non bastano a colmare il debito, le trattenute continuano anche nei mesi seguenti. Nel caso di pensionati con importo annuo totale della pensione entro i18mila euro all’anno e debito oltre i 100 euro, le rate di conguaglio durano fino al mese di novembre.
Inoltre sull’assegno di novembre, oltre all’IRPEF mensile ci sono anche le trattenute riguardanti le addizionali comunali e regionali dell’anno precedente, quindi in questo mese per lo scorso anno. Infatti va ricordato che l’INPS effettua le trattenute delle addizionali comunali e regionali in 11 rate, fino a novembre.
Infine per i pensionati che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta continuano a novembre i conguagli relativi al modello 730 dei redditi con rimborsi a credito del contribuente o trattenute se risultano conguagli a debito del contribuente pensionato. Insomma il cedolino nel mese di novembre contiene delle informazioni basilari per verificare la correttezza di eventuali modifiche dell’importo ricevuto rispetto alla cifra consueta.
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