Tantissimi italiani devono prepararsi, stanno per arrivare tantissimi avvisi di pagamento, la vita si fa davvero difficile per gli evasori.
Arrivare alla fine del mese in difficoltà economica è diventato quasi una consuetudine un po’ per tutti, ma certamente sapere quanto questo possa essere probabile non consente di gestire in tranquillità la situazione. C’è chi arriva anche a non dormire la notte non sapendo come gestire tutti i conti che devono essere saldati, ben sapendo come sia difficile farla franca del tutto. Purtroppo la situazione non è destinata a migliorare, si stanno infatti preparando diversi avvisi di pagamento volti a sollecitare chi non ha rispettato le scadenze.
Non è detto in realtà che questa misura possa colpire esclusivamente gli utenti che non hanno versato l’importo perchè impossibilitati a farlo, l’evasione infatti continua a essere una realtà nel nostro Paese e richiede una linea il più possibile dura. E’ questo uno dei motivi che può spingere chi è al governo a introdurre aumenti alle imposte.
Ricevere uno o più avvisi di pagamento può generare un po’ in ansia un po’ in tutti, anche in chi solitamente è regolare e rispetta le scadenze, in questi casi infatti si teme di avere dimenticato qualcosa pur cercando di essere il più possibile precisi. In realtà, c’è chi agisce deliberatamente in questo modo, pensando di farla franca e di non andare incontro ad alcuna conseguenza negativa.
Uscire indenni da questa situazione sarà sempre più difficile, tantissimi potranno ricevere a breve dei solleciti, segno evidente di essere stati scoperti per la propria condotta. Non si tratta però, è bene precisarlo, di uno scenario che riguarderà a livello generale il nostro Paese, ma che riguarda diversi cittadini di Roma che non hanno versato l’importo previsto per la Tari, la tassa sui rifiuti.
L’Agenzia per l’Ambiente di Roma Capitale si è infatti resa conto che gli incassi erano stati inferiori a quanto previsto, per questo ha deciso di intensificare i controlli, con l’obiettivo di fermare due fenomeni che rappresentano una vera e propria piaga, evasione e morosità. Sulla base di quanto emerso, sono ben 138.922 le utenze, tra domestiche e commerciali, che non sono risultate iscritte al servizio.
Al momento, secondo quanto riferito dall’Ama, sono già stati notificati 70 mila atti destinati alle utenze non domestiche, a cui ne seguiranno altri 140 mila circa per gli utenti privati, in questi caso risultati iscritti al servizio, ma non in regola con le scadenze. Chi dovesse avere la necessità di i conoscere meglio la propria posizione può sfruttare diversi canali adatti allo scopo: si può contattare lo 060606, il Contact Center di Roma Capitale (attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7) o presentarsi personalmente presso uno degli sportelli sparsi sul territorio. Se le informazioni date dall’operatore non dovessero essere ritenute sufficienti, si può parlare con un addetto dell’Ama.
Chi ne ha bisogno può inoltre formulare richiesta di autotutela compilando la modulistica disponibile sul portale www.amaroma.it (da inviare a mezzo PEC o posta)
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